MEJO LA GALERA O LA SANTADECHÉ? - IL PROCURATORE GENERALE DELLA CASSAZIONE NELLA SUA REQUISITORIA: “SALLUSTI È COLPEVOLE, MA SERVONO ATTENUANTI E QUINDI UNO SCONTO DI PENA” - L’AVVOCATO DELLA DIFESA CONFERMA LA RICHIESTA DI CONDANNA A 14 MESI DI RECLUSIONE - LA SENTENZA DEI GIUDICI ATTESA IN SERATA…

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1 - CASO SALLUSTI:CASSAZIONE; FINITA UDIENZA, VERDETTO IN SERATA

(ANSA) - E' terminata, innanzi alla Quinta Sezione Penale della Cassazione, l'udienza a porte aperte nella quale è stato affrontato il 'Caso Sallusti'. Dopo una pausa, i cinque giudici - presieduti da Aldo Grassi - si riuniranno in Camera di Consiglio per esaminare tutti i procedimenti e deciderli. In serata è atteso il verdetto su Sallusti

2 - CASO SALLUSTI: PG CASSAZIONE, COLPEVOLE MA SI A SCONTO PENA
(ANSA) - Non ci sono dubbi che Alessandro Sallusti, attuale direttore de Il Giornale, sia "colpevole" di diffamazione nei confronti del magistrato Giuseppe Cocilovo, ma é necessario "rivalutare la mancata concessione delle circostanze attenuanti". Per questo la Procura della Cassazione chiede l'annullamento con rinvio della condanna a 14 mesi di reclusione per Sallusti solo "limitatamente all'aspetto delle attenuanti".

Nella sua requisitoria dinanzi alla Quinta Sezione Penale, il sostituto procuratore generale della Cassazione, Gioacchino Izzo, ha detto che sussiste la "piena responsabilità di Sallusti per quanto riguarda l'elemento soggettivo e oggettivo del reato". Tuttavia - ha aggiunto il pg - il 'no' alle attenuanti "non si può liquidare solo con riferimento ai precedenti dell'imputato perché ci troviamo di fronte a una notizia data il giorno precedente da 'La Stampa', mentre l'articolo attribuito a Sallusti è del 18 febbraio 2007 e per tutta quella giornata si sono susseguiti dispacci dell'Agenzia Ansa che solo a tarda sera identificavano in Cocilovo il giudice tutelare che si è occupato della vicenda dell'aborto della minore".

Secondo Izzo manca la valutazione della "intensità del dolo" a causa di un quadro di notizie, sulla vicenda, che stentava a delinearsi con chiarezza. Il pg Izzo ha rilevato che "l'attribuibilità a Sallusti dello pseudonimo di Dreyfuss non è in discussione". Per quanto riguarda la condanna al cronista di Libero, Andrea Monticoni, che aveva scritto un articolo sulla vicenda, il pg ha chiesto l'annullamento con rinvio della condanna "perché si tratta di un articolo che si limita a raccontare la vicenda ospedaliera e familiare della minorenne implicata in questa vicenda".


3 - CASO SALLUSTI:CASSAZIONE;AVV.SENOR,GIUDICE FU PRESO DI MIRA

(ANSA) - "Alla prima occasione utile 'Libero' ha pubblicato due articoli ugualmente diffamatori nei confronti del giudice Cocilovo tacciandolo di essere un abortista perché nel dicembre 2006 aveva criticato la frequente negazione del consenso all'aborto di minorenni da parte di un assessore della Giunta Chiamparino". Lo ha detto l'avvocato di parte civile Monica Senor, spiegando che Cocilovo "in realtà è preso di mira da 'Libero' per le sue posizioni": il legale, per questo ha chiesto la conferma della condanna per Alessandro Sallusti.

"Comprendiamo la battaglia di Sallusti per la libertà di stampa - ha detto l'avvocato Senor all'inizio della sua arringa in Cassazione - ma questa vicenda processuale non è una questione che attiene la libertà di stampa e di pensiero, si tratta di diffamazione e di un magistrato del quale è stata lesa la reputazione". Il legale - unica donna presente in aula dove il Collegio giudicante e il parterre della difesa e della pubblica accusa è interamente maschile - ha reso noto che "anche 'La Stampa', il giornale che per primo il 17 febbraio 2007 ha pubblicato l'articolo col titolo 'Il giudice ordina l'abortò è stata querelata dal dottor Cocilovo ma ha risarcito il danno prima ancora di arrivare in udienza".

L'avvocato, inoltre, ha contestato il punto di vista del pg Izzo rilevando che "già dal 17 febbraio i dispacci dell'Agenzia Ansa, molto prima della tarda serata, avevano identificato nel giudice Cocilovo il magistrato incaricato di questa vicenda e il nome del giudice era stato già fatto nell'edizione del Tg3 e in quella del Giornale Radio: pertanto non è vero che gli articoli su Libero facevano riferimento a un magistrato generico".

L'avvocato Senor ha fatto presente che "tutti i quotidiani del 18 febbraio hanno riportato correttamente la notizia dell'autorizzazione all'aborto data dal giudice tutelare alla minorenne rimasta incinta che, con la madre, si era rivolta alla magistratura per ottenere il consenso evitando di farlo sapere al padre dell'adolescente. La minore era stata adottata e aveva già problemi di droga e alcol, viene ricoverata nel reparto di cure neuropsichiatriche prima dell'interruzione di gravidanza".

Per quanto riguarda il tentativo di trovare un accordo tra Cocilovo e Sallusti per porre fine alla causa, l'avvocato Senor ha fatto presente che "nessuno in questi anni si è preso il disturbo di contattare il magistrato per trovare una soluzione bonaria, eccetto, adesso all'ultimo minuto, i nuovi difensori che poi si sono tirati indietro".

 

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