
DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA…
MELONI È OSTAGGIO DI TRUMP (E DI SALVINI) – NONOSTANTE LE PERPLESSITÀ DI MATTARELLA, LA DUCETTA HA DECISO CHE L'ITALIA NON PARTECIPERÀ AL PROGETTO FRANCO-TEDESCO-POLACCO PER UNA DIFESA EUROPEA – SORGI: “DOPO ESSERSI TENUTA DISTANTE DAL PROGETTO DI MACRON E STARMER DEI ‘VOLENTEROSI’, LA PREMIER CONFERMA I SUOI RAPPORTI DIFFICILI CON IL PRESIDENTE FRANCESE. OLTRE ALL'ASSE CON TRUMP, CHE LA PREMIER NON VUOLE INTACCARE, GIOCANO RAGIONI DI POLITICA INTERNA, PRIMA TRA TUTTE LE CONTRARIETÀ DEL LEADER LEGHISTA, CHE LA PREME SUL FIANCO DESTRO…”
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”
GIORGIA MELONI - EMMANUEL MACRON
L'Italia non parteciperà (per ora) al progetto franco-tedesco-polacco per una difesa europea indipendente anche se non alternativa alla Nato, alla quale Meloni intende restare agganciata in esclusiva. È la conclusione, accolta con qualche perplessità dal presidente Mattarella, del Consiglio supremo di Difesa svoltosi al Quirinale mentre in Vaticano si eleggeva il Papa.
Dopo essersi tenuta distante dal progetto di Macron e Starmer dei "Volenterosi", l'embrione di una forza multinazionale di pace che potrebbe intervenire tra Russia e Ucraina dopo una tregua stabile che al momento è di là da venire, la premier conferma i suoi rapporti difficili con il presidente francese, anche se il progetto, per adesso appena tratteggiato, è condiviso dal nuovo cancelliere tedesco Merz, che ha scelto Parigi come meta del suo primo viaggio all'estero […]
donald trump giorgia meloni foto lapresse
Meloni vedrà presto Merz a Roma e avrà modo di spiegargli la sua posizione, del resto già emersa nei primi vertici per i "Volenterosi".
Oltre all'asse con Trump, che la premier non vuole intaccare, giocano ragioni di politica interna, prima tra tutte le contrarietà di Salvini e il timore che, nel caso di un'evoluzione della situazione in Ucraina, i "Volenterosi" si trovino a dover fornire soldati da mettere a guardia di un fronte di guerra ancora caldo [...]
E questa è un'eventualità che la premier in nessun caso vuol prendere in considerazione, specie in prospettiva di elezioni alle quali ha annunciato di volersi ricandidare.
giorgia meloni e matteo salvini alla camera
Ma per bilanciare il suo atteggiamento, ha deciso di non unirsi al coro della destra estrema europea, spinta dal vicepresidente americano Vance, in difesa di Afd, il partito tedesco di destra radicale accusato dai servizi di Berlino di avere posizioni incompatibili con il sistema democratico.
Confermando così, Meloni, di voler tenere una autonoma posizione conservatrice tra la presidente della Commissione Von der Leyen e il gruppo dei "Patrioti" a cui aderisce Salvini e che la preme sul fianco destro.
von der leyen macron meloni
GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI BY EDOARDO BARALDI
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