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Maria Serena Natale per il “Corriere della Sera”
Un’inchiesta per alto tradimento, le proteste in piazza, l’intervento diretto del governo. Libertà di stampa e segreto di Stato sono nervi scoperti nella Germania che ha conosciuto i programmi di sorveglianza della Stasi all’ombra del Muro e della Gestapo in epoca nazista.
Temi che hanno innescato uno scontro ai vertici tra giustizia e politica. Rientrato d’urgenza dalle vacanze, il ministro della Giustizia Heiko Maas ha rimosso il procuratore generale Harald Range, che la scorsa settimana aveva aperto un’indagine a carico dei giornalisti del blog netzpolitik.org Markus Beckedahl e André Meister, riconosciuti punti di riferimento nel giornalismo investigativo incentrato sui diritti del mondo digitale.
I due reporter erano sospettati di alto tradimento per aver pubblicato nei mesi scorsi documenti segreti dell’intelligence su piani di monitoraggio della Rete. L’imputazione era stata chiesta dai servizi segreti interni e la procura aveva aperto l’inchiesta come prevede la procedura.
Nel Paese che ha elevato al rango di eroe Edward Snowden, l’ex tecnico Cia che rivelò al mondo le strategie di sorveglianza dell’Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti (compresi episodi di spionaggio ai danni della cancelliera Merkel), la vicenda non poteva passare sotto silenzio. Durante il weekend in centinaia hanno protestato in corteo a Berlino contro «l’attacco alla libertà» e «la vergognosa campagna intimidatoria».
Andre Meister e Markus Beckedahl
Dopo un primo tentativo di restare dietro le quinte, il governo di Angela Merkel era intervenuto per chiedere la tutela del diritto all’informazione e lo stesso procuratore Range aveva fatto emergere dubbi sulla fondatezza dell’accusa, ripescata direttamente dai tempi della Guerra fredda, per poi indurire i toni di fronte alle crescenti pressioni politiche.
Ieri mattina, dopo aver inviato al ministero un resoconto preliminare sulla perizia tecnica, Range aveva lanciato il suo ultimatum al governo: «Influenzare le indagini perché il possibile esito non appare opportuno è un attacco intollerabile all’indipendenza della giustizia».
Markus Beckedahl e Andre Meister
In un quadro sempre più intricato il ministro Maas, esponente del partito socialdemocratico che governa in coalizione con i conservatori della Merkel, ha negato l’esistenza dell’informativa sulla perizia. E poche ore dopo ha resto noto che Range non godeva più della fiducia dell’esecutivo. Una mossa concordata direttamente con la cancelliera, in vacanza in Alto Adige. I due blogger festeggiano su Twitter: «Siamo affare di Stato».
Andre Meister e Markus Beckedahl
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