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Andrea Tarquini per "la Repubblica"
Guai a farti scoprire come ex studente copione di tesi di dottorato, se sei ministro. Almeno è così in Germania: quelli che altrove in Europa sono peccatucci veniali, qui vengono presi, e puniti, con la massima severità . Ancora una volta, un personaggio-chiave del governo di centrodestra di Angela Merkel, Annette Schavan, si è vista revocare dall'università della sua gioventù il titolo di dottore, a seguito di un'inchiesta indipendente dell'ateneo che ha accertato un suo plagio sistematico nel lavoro.
Duplice, e pesante imbarazzo per la cancelliera: lo scandalo questa volta esplode nell'anno elettorale, a sette mesi dalle politiche; e la colpevole, amara ironia, è la ministro dell'Istruzione, quindi è accusata di aver violato di persona le norme etiche sul cui rispetto proprio il suo dicastero dovrebbe vigilare.
à il secondo duro colpo sul fronte interno in poche settimane per Angela Merkel, dopo la
sconfitta alle elezioni in Bassa Sassonia. Certo, non è la prima volta che un membro del governo viene scoperto decenni dopo laurea o dottorato come copione. Uno scandalo simile costò la carriera al giovane ministro dell'Economia, barone Karl Theodor zu Guttenberg, della Csu bavarese, considerato prima della caduta l'astro nascente dei conservatori.
E il titolo di dottore è stato ritirato, sempre per plagio, all'eurodeputata liberale Silvana Koch- Mehrin. Questa volta però il problema minaccia di essere più serio e difficile per la cancelliera. Annette Schavan non solo è sua compagna di partito (la Cdu), ma tra i ministri è una delle persone più vicine ad Angela Merkel, una delle donne che attorno ad "Angie" formano il team del potere. E purtroppo per la cancelliera, la ministro - dal Sudafrica dove si trova in visita ufficiale - ha fatto sapere che al contrario di quanto fece Guttenberg, non intende affatto dimettersi. Anzi, dà battaglia.
Adirà alle vie legali contro la commissione giudicante dell'ateneo di Duesseldorf, dove conseguì (copiando) il dottorato trentatré anni fa. Con una tesi, quella ritenuta frutto di plagio dall'ateneo, che paradossalmente s'intitolava "Person und Gewissen", persona e coscienza.
Angela Merkel, prima di partire per Parigi per l'incontro col presidente francese Hollande, ha ribadito la sua piena fiducia nella ministro. «Apprezzo il suo lavoro alla guida del dicastero, ho piena fiducia in lei», ha fatto dire dai suoi portavoce. Ma i maligni, e gli osservatori con buona memoria, osservano che conoscendo la cancelliera queste parole non sono un segnale di difesa e appoggio incondizionato alla persona sotto accusa.
Merkel espresse «piena fiducia» nelle persone sotto accusa anche in scandali precedenti: quello di Guttenberg, o quello per presunto abuso di potere per favori e crediti che costò al giovane, spregiudicato Christian Wulff il posto di capo dello Stato. Del resto, al momento non è nemmeno previsto un appuntamento tra Merkel e Schavan per un colloquio chiarificatore.
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