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Francesca Galici per ilgiornale.it
Pierpaolo Sileri non ce l'ha fatta più e ospite di Massimo Giletti a Non è l'arena ha sbottato.
Il tema discusso era il piano pandemico italiano, uno degli argomenti più caldi delle ultime settimane. L'Italia ha aggiornato il suo nel 2016, confermando quello preparato nel 2009, ma stando ai piani dell'OMS sarebbe stata necessaria una revisione con aggiornamenti tra il 2017 e il 2018, cosa mai avvenuta.
"Quel piano non era aggiornato". La bomba al ministero di Speranza
"Inaccettabile per gli italiani, non per Sileri che non conta un cazzo", ha detto il viceministro della Salute, che già in più occasioni non ha badto troppo al galateo e al protocollo, lasciandosi andare a espressioni colorite e iraconde per sottolineare la sua rabbia del momento. La reazione di Pierpaolo Sileri è il frutto di una lunga discussione avvenuta in studio, dove l'ex direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, Claudio D'Amario, ha rimbalzato la responsabilità su chi l'ha succeduto. Eppure, in quel periodo era lui l'uomo incaricato all'aggiornamento del piano pandemico.
Il rimbalzo di responsabilità non è stato gradito dal viceministro della Salute, che evidentemente alterato per la piega presa dalla discussione, a quel punto ha battuto metaforicamente i pugni sul tavolo: "Io ho chiesto di darmi le date e i componenti dei vertici che hanno lavorato alla bozza. Venissero qui tutti e 3 gli ex direttori generali e ci confrontiamo sulle carte. Questa cosa è inaccettabile, il piano pandemico è vecchio, non è rinnovato da 10 anni, dov'è questo comitato per la pandemia?".
Pierpaolo Sileri è un fiume in piena nella sua esposizione e non accetta scuse per un lavoro che, se fatto meglio, ma soprattutto se fosse stato fatto, probabilmente avrebbe permesso di salvare più vite e di intervenire con maggiore efficacia quando l'Italia è stata travolta dall'epidemia lo scorso febbraio. "Io non l'ho mai visto, chi ci sta? Cos'hanno scritto? Io in 9 mesi non ho incontrato nessuno e questo signore (D'Amario, ndr) deve avere rispetto non di Sileri, che non conta un cazzo, ma degli italiani. Il ministero della Salute deve essere trasparente", ha proseguito il viceministro della Salute. Sileri ha usato parole di fuoco contro D'Amario, che ha difeso il suo operato: "Io ho fatto il mio dovere. Quello che dice Sileri non mi interessa, è un problema suo, basta che resti nell’ambito della polemica politica, se poi si va sulle offese personali ci sono gli organismi deputati".
Pierpaolo Sileri non è rimasto ad ascoltare in silenzio e ha continuato per la sua strada: "Io non sono stato offensivo. Ho chiesto che mi venissero date delle risposte! Ho chiesto chi era il responsabile del piano pandemico, perché non era aggiornato e chi lo aveva rimosso! Sono risposte che non devono dare a me che posso essere uno stronzo qualunque, ma agli italiani. E come Viceministro ho tutto il diritto di fare domande".
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