UN MITO VERSUS UN MITOMANE - BASSOLINO VUOLE TENERE IN SCACCO RENZI: “O ANNULLANO LE PRIMARIE O SARA’ GUERRA” - IL SUO RITORNO HA COSTRETTO IL CLAN RENZIANO A COMPRARE I 452 VOTI PER FAR VINCERE VALERIA VALENTE

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Marco Demarco per il “Corriere della Sera

 

antonio bassolinoantonio bassolino

Duecentoventisei voti. Si è capito? Duecentoventisei. Di questo stiamo parlando...».

 

Antonio Bassolino stenta a crederci. Eppure è così. Se 226 elettori avessero scelto lui anziché Valeria Valente, che infatti ha vinto le primarie napoletane con appena 452 voti di scarto, la storia avrebbe preso tutta un' altra piega.

 

E invece addio mito di Bassolino l' invincibile, del sindaco-governatore che non ha mai perso una elezione diretta; addio illusione di aver trovato il Bernie Sanders napoletano capace di riaccendere antiche passioni; e addio bassolinismo, quel bassolinismo che come il veltronismo e il dalemismo è stato molto più di una filosofia politica.

Antonio Bassolino e moglie Antonio Bassolino e moglie

 

Per una intera stagione, molti, a Napoli, hanno parlato e ragionato come Bassolino.

Hanno gesticolato come lui. E si sono protetti sotto il suo ombrello. E negli ultimi tempi il bassolinismo è stato anche un modo di mettere insieme pubblico e privato, fede politica e affetti familiari, maratone sul lungomare e arrampicate sulle Dolomiti. Il Bassolino totus politicus di una volta era diventato solo un ricordo. Ma quei duecentoventisei voti, nell' arco di una notte, hanno cambiato tutto.

VALERIA VALENTEVALERIA VALENTE

 

Nel Pd napoletano, la vera svolta renziana comincia solo adesso, dopo le primarie. Si avvarrà di volti giovani come quelli di Valeria Valente, appunto, o di Pina Picierno, eurodeputata supervotata, o di Assunta a Tartaglione, segretaria regionale, ma anche della scaltrezza da seconda Repubblica di nuovi e vecchi capicorrente.

 

Uno per tutti: Tonino Borriello, il Bruto, si fa per dire, che dopo aver sostenuto l' ex sindaco-governatore per una vita, dopo averne celebrato le nozze con Annamaria Carloni, e dopo avere raccolto le firme per candidarlo alle primarie, l' altra sera l' ha pugnalato alle spalle nei seggi della zona Orientale, una volta zona operaia.

pina picierno  5pina picierno 5

 

Borriello appare anche nel video postato ieri in rete che ha fatto riparlare, come cinque anni fa, di voto poco trasparente, almeno in alcuni seggi. Bassolino ha visto il video, ma non vuole parlarne. Le immagini sembrano esplicite e nel suo entourage non si esclude un ricorso se nel frattempo gli organismi di partito non prenderanno posizione.

 

Ma, a parte questo, che cosa farà ora l' ex invincibile? «Tornerò dai nipotini che in questi mesi ho molto trascurato», risponde. Ma attenzione, perché questa è una risposta che può voler dire molte cose. Di sicuro, infatti, Bassolino non farà come Cofferati in Liguria. Perse le primarie, non appoggerà il candidato di un' altra coalizione alle secondarie.

 

Tantomeno guiderà una lista civica concorrente («molti me lo chiedono, sto ricevendo decine di messaggi che mi spingono a farlo, ma figuriamoci: ho la mia storia politica e personale da difendere»).

sergio cofferatisergio cofferati

 

E neanche, come Ignazio Marino, ha pronto per la stampa un nuovo libro in cui riversare tutto ciò che gli è rimasto dentro, amarezza per i tradimenti compresa. Nulla di tutto questo. Ma tornando a casa, Bassolino potrebbe fare molto male al Pd.

 

«Semplicemente - spiegano i fedelissimi - Antonio potrebbe pagare il partito con la stessa moneta con cui il partito ha pagato lui: prima cercando di non farlo candidare, poi accanendosi contro di lui».

 

E ancora, fanno capire, mobilitando il ministro Orlando, che per due volte è venuto a Napoli a sostenere Valeria Valente o Vincenzo De Luca, che un giorno, interrogato sulla possibile candidatura di Bassolino, così rispose: «Tendo a pronunciarmi quando le cose sono chiare. E quando parlerò sarà un discorso duro e ineludibile» .

 

Resta dunque il problema. Può il Pd della rottamazione fare a meno dei 12.967 voti di Bassolino? Se quelli, come dice lui, «sono voti nuovi, perché io mi sono mosso fuori dalle correnti», come non valutare il rischio?

 

BASSOLINO GATTINI 2BASSOLINO GATTINI 2

Bassolino non ha mobilitato tutto il voto d' opinione che credeva suo, altrimenti avrebbe vinto. Ma neanche il correntone renziano è andato molte oltre le proprie forze.

La prova è nel pronostico di Valeria Valente raccolto dal Corriere del Mezzogiorno pochi giorni prima del voto.

 

«Spero si superi la soglia dei 44mila votanti di cinque anni fa», aveva detto. In realtà, gli elettori sono stati diecimila in meno. E che possano bastare per portare il Pd fino al ballottaggio è da dimostrare.