
DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI…
Riceviamo e pubblichiamo
Caro Dago,
mi scusi se mi rivolgo ancora a Lei ma proprio non riesco a mettere i sigilli al mio computer o meglio, alla mia tastiera. Sono Tiziana Rodà , la moglie, più tranquilla ma sempre agguerrita, dell'Onorevole Alfonso Papa.
Ho letto che l'Onorevole Maroni, ancora non pago di quanto è accaduto a mio marito, imperterrito e senza vergogna, ha appena dichiarato ai Suoi colleghi giornalisti che voterà per l'arresto dell'Onorevole Nicola Cosentino. Non ci sono parole! Ha affermato Maroni che dalle carte, che peraltro personalmente non ha letto, (il chè, da avvocato ad avvocato, è già commendevole di per sè) ma che sono state lette, pensi un pò, dai suoi colleghi della Giunta, il fumus persecutionis nei confronti di Nicola Cosentino, non si evince.
Ma caro Onorevole Maroni, il fumus secondo Lei non si evinceva anche nel caso di mio marito, eppure la Cassazione, se non lo ricorda, in quanto troppo preso a fare la politica della forca, Organo Supremo ed incontestabile, ha dichiarato che il fumus persecutionis nei confronti di Alfonso Papa era palese, come del resto tutta la Penisola, isole comprese, se ne è abbondantemente accorta. Guarda caso è sfuggito solo a Lei, avvocato Maroni, che come al solito deve far sentire la Sua voce, in dissonanza perchè altrimenti difficilmente riconoscibile.
L'Onorevole Nicola Cosentino, deve, come tutti i cittadini dovrebbero, affrontare da uomo libero il processo che lo vede imputato. Anche nel suo caso, come per quello di mio marito, i presupposti della carcerazione preventiva esitono, come per Alfonso esistevano, solo nella mente di questi audaci quanto mediatici Pubblici Ministeri. Anche in questo caso, come nel terribile e vergognoso precedente, i requisiti non sussistono. Da mesi Nicola Cosentino si vede tormentare da questa richiesta di arresto eppure è sempre li. Non è fuggito, non ha inquinato le prove e, di certo, con questi cani da presa, non può reiterare alcun reato, se reato vi è mai stato.
Onorevole Maroni, da Avvocato come Lei, anzi sicuramente lei è migliore e più affermato professionista di me, legga le carte, non faccia vincere la ragion di stato come già ha fatto con Alfonso e con i nostri figli di tredici e dieci anni. I figli di Nicola Cosentino hanno più o meno la stessa età , ci ripensi e consenta a Nicola Cosentino di affrontare da uomo libero il suo processo, non da onorevole ingabbiato in quello strazio di Poggioreale. Non faccia l'Inquisitore, non si addice ad un uomo che per professione deve aiutare a risolvere i problemi giudiziari non a crearli.
La ringrazio e La saluto Tiziana RodÃ
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