laura boldrini a montecitorio fiducia

PIÙ POLTRONE PER LA BOLDRINMEIER – DOPO I SETTE RE DI ROMA ECCO I SETTE VICESEGRETARI DI MONTECITORIO – LA PRESIDENTA NE NOMINA ALTRI CINQUE CON IL BILANCINO: TRE DEL PD, UNO DEL CENTRODESTRA E UNO SUO

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DAGOREPORT

 

boldrini selfie in argentinaboldrini selfie in argentina

E finalmente è arrivata la fumata bianca per la prossima infornata di alti papaveri a Montecitorio. Non bastavano, infatti, i due attuali vice-segretari generali, Guido Letta (sì, è parente di) e Aurelio Speziale. Secondo i pissi pissi del palazzo ce ne sarebbero in arrivo altri cinque, tutti nuovi di pacca.

 

Cosa se ne faccia madama Boldrini di sette vice-segretari, sette!, record assoluto nella storia di Montecitorio e della Repubblica, al momento non è chiarissimo. Pare che abbia provato a contenerne il numero liberandosi dei primi due, Letta e Speziale, chiedendo a Renzi di procurargli uno strapuntino al Consiglio di Stato o alla Corte dei Conti. Ma quello ha fatto orecchie da mercante. E dunque: lì sono, i due, e lì restano.

 

GRASSO BOLDRINIGRASSO BOLDRINI

Quanto agli altri cinque che scalpitano in attesa dell'incipiente nomina, tutti maschi malgrado il femminismo sbandierato dalla sora presidenta, ecco qua: tre sarebbero in quota Pd (si fanno i nomi di Giacomo Lasorella, attuale capo del servizio assemblea, di Annibale Ferrari, responsabile del servizio studi, e di Aldo Stevanin, capo del personale); uno verrà concesso al centro-destra (dovrebbe essere Mauro De Dominicis, oggi responsabile del servizio competenze dei parlamentari, non molto lontano dalla pensione); e uno se lo prenderà la Boldrini medesima: il giovane Fabrizio Castaldi, capo della sua segreteria, il funzionario fidatissimo che lei avrebbe già voluto piazzare sulla poltrona di segretario generale ma che è stato battuto sul filo di lana da Lucia Pagano, la grande protetta dell'ex segretario Ugo Zampetti.

 

LUCIA 
PAGANO  
LUCIA PAGANO ugo zampetti maurizio lupiugo zampetti maurizio lupi

Lo stesso Zampetti, per intenderci, che ora è segretario generale del Quirinale. E che dal Colle veglia e sorveglia il movimento di qualunque foglia abbia a che fare coi vertici dello Stato.  Con la sua benedizione si procederà dunque alla nomina dei cinque (cinque!) nuovi vice-segretari della Camera e di una simpatica manciata di direttori, oltre alla distribuzione di un po' di incarichi a titolo compensativo (ne beneficerebbero, stando ai rumours locali, Claudia D'Andrea, Guglielmo Romano, Maria Teresa Losasso). Insomma: todos caballeros. E poi alè, potremo andarcene tutti al mare.