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TRUMP, DUCETTO STARS & STRIPES: DECIDE TUTTO LUI – NEL DISCORSO DI OGGI ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELL’ONU, IL COATTO DELLE CASA BIANCA RIBADIRÀ CHE LA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA USA È IMPERNIATA SU UN APPROCCIO UNILATERALE: “LE ISTITUZIONI GLOBALISTE ABBIANO SIGNIFICATIVAMENTE COMPROMESSO L'ORDINE MONDIALE” – GLI USA VOGLIONO IMPORRE SANZIONI CONTRO LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE IN RISPOSTA ALLE INDAGINI SUI PRESUNTI CRIMINI DI GUERRA DI ISRAELE…

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Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

donald trump all'assemblea gnerale delle nazioni unite 8

Donald Trump trascorrerà a New York poco più di 24 ore. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite – alla sua 80esima edizione – non cambierà radicalmente l'agenda del Comandante in capo. Trump è partito ieri sera, ha trascorso la notte a Manhattan e questa mattina alle 9.50 (le 15.50 in Italia) terrà il discorso davanti ai capi di Stato e di governo riuniti a Palazzo di Vetro.

 

Sarà l'occasione per Trump per sottolineare la sua visione e i capisaldi della politica estera e di sicurezza Usa, sempre meno legata alle istituzioni internazionali e, invece, imperniata su un approccio unilaterale.

 

Secondo quanto anticipato da Karoline Leavitt, la sua portavoce, Trump «affronterà il tema di come le istituzioni globaliste abbiano significativamente compromesso l'ordine mondiale e spiegherà la sua visione del mondo semplice e costruttiva». Come riporta Reuters, gli Usa stanno valutando di imporre sanzioni contro la Corte penale internazionale già questa settimana in risposta alle indagini sui presunti crimini di guerra di Israele. La decisione è attesa a breve.

 

donald trump ai funerali di charlie kirk foto lapresse

Il presidente Usa avrà poi bilaterali e meeting a margine dei lavori, «una ventina», aveva anticipato Trump domenica. La Casa Bianca ha confermato quelli con i leader di Ucraina, Unione europea, Argentina e il segretario generale Onu, António Guterres.

 

Trump incontrerà in un formato multilaterale i leader arabi e musulmani. Sul tavolo il piano per una forza di stabilizzazione internazionale con mandato delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza. Ci saranno i leader dei Paesi alleati nella regione del Golfo: Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita. A cui si aggiungeranno Pakistan, Giordania, Egitto, Indonesia e Turchia.

 

donald trump benjamin netanyahu

Trump arriverà a New York quando la conferenza guidata da Emmanuel Macron e dai sauditi sul riconoscimento dello Stato palestinese sarà terminata e avrà dato semaforo verde allo Stato della Palestina. Alla conferenza ha partecipato per l'Italia il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha rimarcato come «la soluzione dei due Stati è l'unica soluzione praticabile per garantire un futuro di pace e prosperità in Medio Oriente».

 

È tema spinoso per gli Usa, barricati – e non solo con questa Amministrazione – su posizioni contrarie. Per il segretario di Stato, Marco Rubio, il riconoscimento è un gesto «simbolico», privo di conseguenze. Se non quella, commentano alcuni esperti americani, di «radicalizzare ulteriormente le posizioni di Netanyahu e allontanare qualsiasi intesa».

 

DONALD TRUMP CON MOHAMMED BIN SALMAN

Giovedì alla Casa Bianca arriverà Recep Erdogan per un bilaterale e un pranzo. Sarà quello il momento in cui due temi in particolare emergeranno: la situazione a Gaza e il ruolo turco nella mediazione fra Ucraina e Russia. Questa sera Trump sarà già di ritorno alla Casa Bianca dopo aver offerto, come da tradizione del presidente Usa, un ricevimento ai capi di Stato presenti a New York: sono attesi cento ospiti.

 

La Casa Bianca ha confermato solo ieri il bilaterale con Volodymir Zelensky. Il presidente ucraino aveva preannunciato un incontro a New York, e sabato il suo plenipotenziario Andryi Yermak ha avuto un colloquio telefonico con Rubio nel quale ha messo sul tavolo la richiesta di accelerare le pressioni su Putin tramite le sanzioni.

 

donald trump all'assemblea gnerale delle nazioni unite 2

Trump, che ha sottolineato la sua delusione per le azioni russe nei cieli dei Paesi alleati soffermandosi in particolare sull'incursione in Estonia, non ha ancora dato via libera alle sanzioni secondarie, malgrado in Senato ci sia una proposta di legge bipartisan sostenuta da oltre 85 senatori.

 

Ieri, poi, nel suo primo discorso da ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite alla riunione del Consiglio di Sicurezza, Mike Waltz, si è espresso sulla recente incursione di jet in Estonia. E ha ribadito che «gli Usa e i nostri alleati difenderanno ogni centimetro del territorio della Nato. La Russia deve porre fine urgentemente a un comportamento così pericoloso».

 

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vladimir putin donald trump anchorage, alaska foto lapresse

 Infine, l'invito alla Russia «a sostenere la pace e la sicurezza internazionale, a rispettare la sovranità dei suoi vicini e a cessare di violare il loro spazio aereo».

 

La settimana diplomatica, dal punto di vista di Trump, avrà un'appendice lontano dal Palazzo di Vetro. Lunedì a Washington farà tappa il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Con il quale Trump è «furioso» per il raid contro i vertici di Hamas in Qatar, alleato prezioso e stabilizzatore nel Golfo.

 

Tuttavia, la rabbia non avrebbe ancora spinto il tycoon a cambiare le sue posizioni. Washington resta, almeno pubblicamente, al fianco di Israele sul fronte Gaza […]

DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA MOSTRA LA SUA FOTO CON VLADIMIR PUTIN - FOTO LAPRESSEDONALD TRUMP E BENJAMIN NETANYAHU ALLA CASA BIANCA