DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
diego della valle sale in barca
«Tutto è in movimento e non c' è tempo da perdere. Lancio la Fondazione, il resto verrà...». Ai pochi che ieri sono riusciti a raggiungerlo telefonicamente, Diego Della Valle è sembrato insolitamente enigmatico. Diverso dal solito. Davvero a un passo dalla discesa in campo, insomma. «Che decido e annuncio io - ha confidato - Solo io e nessun altro».
L' appuntamento con la stampa, salvo ripensamenti, è fissato per mercoledì prossimo. Metterà finalmente in gioco "Noi italiani", anche se il nome definitivo è ancora in bilico. Sarà un contenitore pensato per la società civile. Un think tank aperto al "nuovo", con radici nell' imprenditoria, nella cultura e nella politica. Una calamita gettata nel campo moderato, per vedere l' effetto che fa.
Il progetto è in cantiere da mesi, ma la nave non è mai salpata. Fino alla manifestazione del centrodestra a Bologna. La svolta leghista di Berlusconi ha stravolto il punto di vista di Mr Tod' s. E le parole dell' ex Cavaliere a Porta a Porta - «Della Valle resterà fuori dalla politica» hanno fatto il resto. E così l' imprenditore ha rotto gli indugi: «Esporrò con chiarezza - ha promesso ieri - la mia posizione in merito alle molte voci e supposizioni su un mio futuro coinvolgimento nella vita politica del Paese».
E per la stessa ragione in privato si è mostrato ancora più netto: «Non sono il delfino di nessuno - ha confidato agli amici - e non mi faccio comandare da nessuno. E poi non è certo Berlusconi a poter annunciare in tv le mie intenzioni».
L' obiettivo di Della Valle è occupare lo spazio. Quello lasciato libero da un governo che considera in caduta libera. E quello di un centrodestra schiacciato sul Carroccio. Le colombe di Forza Italia lo reclamano, ma il target dell' imprenditore sono soprattutto gli elettori berlusconiani. A loro è diretto il messaggio di "impegno civile", che un amico di vecchia data come Clemente Mastella condensa così: «Il centrodestra è certamente spaesato. Diego ha una sua sensibilità sociale, che in fondo è anche curiosità politica. Basta pensare al Colosseo, a Napoli, alla scuola che sta facendo ricostruire a Benevento dopo l' alluvione. Ha girato il mondo e ha voglia di dare un contributo al suo Paese. Che questo si traduca in una scelta politica resta una scelta solo sua».
Metà filantropo, metà politico: così si immagina in questa fase Mr Tod' s. A lui guardano molti delusi del Nuovo centrodestra, capitanati da Gaetano Quagliariello. Né è un mistero il feeling con Raffaele Fitto: «Abbiamo un ottimo rapporto, sì», assicura il ras pugliese. Più complicata la situazione dentro Forza Italia.
Il partito dell' ex Cavaliere è allo sbando. Un disorientamento complessivo fotografato tre giorni fa da Renato Brunetta durante la riunione con Berlusconi e i coordinatori regionali: «Presidente, nel partito e nei gruppi la situazione ci sta sfuggendo di mano». Gelida la replica dell' anziano leader: «Sto pensando alle nuove leve, deputati e senatori facciano quel che vogliono». In effetti l' ex premier insegue un disperato rilancio.
MASTELLA INAUGURA UNA SCUOLA CON DELLA VALLE A CASETTE D ETE
Di recente, per dire, ha bussato alla porta di alcuni amici imprenditori. L' ultimo è stato Giorgio Squinzi, patron di Mapei: «Sai, le casse del partito sono vuote...». C' è qualcosa di vero in quel che dice, visto che Gregorio Fontana ha pagato di tasca sua 500 euro per le bandiere azzurre sventolate a Bologna.
È proprio immaginando un tetto per gli orfani dell'ultimo ventennio che Della Valle tesse la sua tela. Continua a incontrare ex azzurri vicini a Luca Cordero di Montezemolo. E in vista delle amministrative "sonda" i candidati civici più interessanti. In agenda, ad esempio, ha un incontro con Alfio Marchini. Come Berlusconi nel 1993, è deciso a dosare "stop and go", per restare sul palcoscenico senza bruciarsi. E come Berlusconi è frenato soprattutto da un cruccio: il futuro delle aziende, finora gestite in prima persona. Servirebbe un altro Fedele Confalonieri. E pare che lo stia cercando.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE…
“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA…
DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL…
DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO -…