COME PREVISTO, NICOLA COSENTINO DOPO 130 GIORNI DI CELLA VA AI DOMICILIARI - DE LUCA PREGA IN MOSCHEA

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Carlo Tarallo per Dagospia

Dopo 130 giorni in cella, Nicola Cosentino ha lasciato questa mattina il carcere di Secondigliano: va ai domiciliari a Venafro, in Molise. A disporne l'immediata scarcerazione è stato il collegio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Giampaolo Guglielmo, davanti al quale è in corso il processo che vede imputato l'ex sottosegretario all'economia per concorso esterno in associazione mafiosa. Per il secondo procedimento, quello relativo alla costruzione di un centro commerciale, Cosentino aveva già ottenuto i domiciliari.

SVOLTA ATTESA DOPO LA DECISIONE FAVOREVOLE DELLA CASSAZIONE
Una svolta attesa: per Nick 'o Mericano, detenuto dallo scorso 15 marzo, le cose si erano messe per il meglio pochi giorni fa quando la Cassazione aveva annullato con rinvio l'ordinanza del riesame che confermava il carcere. Per la suprema corte era risultata "carente" una verifica ''concreta e attuale sulla reale capacità di Cosentino, anche a seguito della dismissione delle sue cariche, di reiterare i reati che gli sono contestati''.

LE MOTIVAZIONI DELL'ANNULLAMENTO
Il tribunale del riesame, secondo la Cassazione, aveva "completamente svalutato il fatto, oggettivo, che Cosentino, a seguito delle indagini a suo carico, ha perso tutti gli incarichi istituzionali e politici, cioè proprio quegli incarichi ai quali si sono riferite le ordinanze cautelari''.

2 - ANSIA DA CITAZIONE ALL'ANSA
Per chi suona l'Ansa campana? La notizia della cugina-staffista del sindaco di Napoli Luigi de Magistris interrogata in questura, apparsa su Dagospia nel pomeriggio, è stata rilanciata alle 20 col solito metodo: mai citare la fonte!

Ma c'è di più: il fatto che Lucia Russo sia cugina dell'ex pm è noto da quasi due anni, ovvero da quando Dagospia, nel novembre 2011, sollevò il "caso" scatenando una bufera e un durissimo botta e risposta (ripreso da tutti i media) con lo stesso De Magistris. Ma l'ardita redattrice, con sprezzo del ridicolo, ieri sera ha riverniciato la notizia avariatissima con la formuletta "a quanto si è appreso". Avanti così!

3-CESARO FOOTBALL CLUB
C. P. per "l'Espresso" - La prima squadra e la Primavera del Napoli continueranno ad allenarsi sui campetti di Castel Volturno, a due passi dalle terre contaminate. I più giovani del vivaio si faranno le ossa alla Polisportiva Sant'Antimo, il centro sportivo della famiglia Cesaro, contornato da una collinetta di mezzo ettaro cresciuta su un manto di "monnezza" ammassata in periodi di crisi, dove si alleneranno e giocheranno le partite casalinghe.

Si tratta della stessa struttura che negli ultimi anni ha ospitato il Milan nelle sue trasferte partenopee. Spostare i ritiri prepartita rossoneri dai grandi alberghi del lungomare di Napoli all'entroterra più degradato era stata una scelta di Silvio Berlusconi, un gesto di riconoscenza verso il fedele deputato Luigi Cesaro, l'uomo che Raffaele Cutolo dice essere stato suo autista. E che ha conquistato negli anni la fiducia dell'ex premier a suon di tessere e mozzarelle di bufala, recapitate direttamente ad Arcore.

4-DE LUCA PREGA IN MOSCHEA
M. S. per l'Espresso - Non c'è pace per il democratico Vincenzo De Luca. Dopo le polemiche per il doppio incarico di sindaco di Salerno e viceministro delle Infrastrutture e Trasporti e il patteggiamento per gli stipendi d'oro della sua amministrazione documentati dalla Corte dei Conti, arriva un'altra grana. Questa volta a tenere banco è la decisione di costruire la moschea più grande del Mediterraneo nella città campana.

Un progetto inseguito da anni ma ritornato in auge con l'incontro tra il primo cittadino e Roberto Tatavitto, console emerito del Gabon in Italia e il senegalese Serigne Khassin Mourtalla Mdacke della Fondazione Mouridde di Touba, possibili sponsor della moschea. Immediata le raffica di accuse dal centrodestra locale che bollano l'idea come propaganda, chiedendo a gran voce un referendum. Tanto da spingere De Luca a replicare: «L'ipotesi non parte dal Comune, ma dalla comunità senegalese che è ormai insediata a Salerno da vent'anni: sono cittadini nostri, figli nostri. E sarà un loro investimento, che si aggirerà sui 6-7 milioni

 

NICOLA COSENTINO IN FUGA NICOLA COSENTINO jpegDE LUCALuigi De Magistris LUCIA RUSSO CUGINA DI DE MAGISTRISLUIGI CESARO