NON SOLO CASINI - “PARLI DI ITALBROKERS E DICI D’ALEMA, MA SOPRATTUTTO CLAUDIO BURLANDO” - I LEGAMI TRA GLI UOMINI D’AFFARI VICINI AL PRESIDENTE DI ITALIANIEUROPEI HANNO IL LORO CENTRO IN ITALBROKERS, SOCIETÀ DI BROKERAGGIO CHE NEL 2009 HA RACCOLTO PREMI PER 760 MILIONI TRA CLIENTI PRESTIGIOSI: CAMERA, SENATO, VIGILI DEL FUOCO, ANAS, FINCANTIERI, FINMECCANICA E SOCIETÀ DEL GRUPPO - MA ITALBROKERS VANTA CONTATTI A 360 GRADI, FINO A ALEMANNO…

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Ferruccio Sansa per Il Fatto

"Parli di Italbrokers e dici Massimo D'Alema, ma soprattutto Claudio Burlando". Così un dirigente della società di brokeraggio genovese. Perché i legami tra gli uomini d'affari vicini al presidente di Italianieuropei hanno il loro centro qui. Ma Italbrokers vanta contatti a 360 gradi, fino a Gianni Alemanno. La società di brokeraggio nel 2009 ha raccolto premi per 760 milioni. Tanti da società pubbliche, tra le altre - almeno in passato - Finmeccanica e società del gruppo, come risulta da documenti in possesso del Fatto.

Il legame Italbrokers-Pd emerge quando Burlando viene fermato dalla Stradale per il famoso contromano. Il Governatore all'epoca viaggiava su un'auto e viveva in una casa di Franco Lazzarini (numero uno Italbrokers e amico stretto di Burlando e D'Alema). È la punta dell'iceberg. Tra i consiglieri della società c'è Pino Marzo, nato a pochi chilometri da Gallipoli , amico e frequentatore dei due leader Pd.

Marzo è socio di Roberto De Santis (che definisce D'Alema "un fratello") in Altra Energia. Ecco poi Giancarlo Gardella, già socio con Lazzarini del furbetto del quartierino Chicco Gnutti nella società Holinvest che raccoglieva anche protagonisti della scalata Telecom. Socio di Holinvest era pure Franco Morichini, amico di D'Alema, già proprietario di Ikarus, nonché procacciatore di finanziamenti per Italianieuropei e coinvolto nello scandalo Enac.

Tra i soci di Italbrokers, attraverso Interconsult, c'era Franco Palmiro Mariani, un passato nella direzione nazionale Pci-Pds, poi approdato nella società logistica delle Ferrovie quando Burlando era ministro dei Trasporti. Oggi è presidente del porto di Bari.

Con Mariani in Interconsult ecco Franco Pronzato, prima consulente dei ministri Burlando e Bersani, poi ai vertici Enac e, contemporaneamente, nel direttivo del Pd. Pronzato è stato arrestato per una mazzetta (Enac). Tra i finanziatori di Italbrokers troviamo anche Alberto Lolli Ghetti, azionista della finanziaria London Court, nata su iniziativa di De Santis.

I vertici Italbrokers-Interconsult li ritroviamo tra i promotori dell'associazione Maestrale di Burlando: ecco Lazzarini, Pronzato, Gianni Pisani (Interconsult) e Alcide Rosina (Interconsult).

Ancora: gli uomini Italbrokers-Interconsult occupano tante poltrone di nomina pubblica in Liguria. Esempi: Pisani è stato presidente di Sviluppo Genova (partecipata dalla Regione) che gestisce appalti pubblici per centinaia di milioni. Il suo successore è Pier Giulio Po-razza, anch'egli vicino a Lazzarini.

È stato presidente di Italbrokers anche Raffaele Bozzano , nominato dalla Regione di Burlando nel cda dell'ospedale Gaslini. Lo stesso Bozza-no era nel cda della Festival Crociere (altro cliente Italbrokers), protagonista del più clamoroso e misterioso crack della marineria italiana. Con lui ancora il dalemiano De Santis che nei primi anni romani divideva la casa con Lazzarini.

Italbrokers vanta clienti prestigiosi: Camera, Senato, Vigili del Fuoco, Anas, Fincantieri, Finmeccanica e società del gruppo. Da documenti in possesso del Fatto, la previsione dei premi pagati da Finmeccanica a Italbrokers si aggirava intorno ai 380mila euro l'anno. Parliamo solo di una delle varie voci assicurate (sicurezza, trasporti, ecc). Altri 150mila arrivavano da Galileo Avionica, società del gruppo.

Poi c'è Alenia. Dalle Ferrovie (che oggi non sarebbero più clienti) erano previsti oltre i 3,5 milioni. Ricorda Lazzarini: "Ho ricevuto una consulenza da Fs nel 1996, quando Burlando era ministro dei Trasporti. Ma Claudio non c'entra". Infine c'è Tirrenia, che, secondo le previsioni, portava 2 milioni l'anno. All'epoca la compagnia pubblica di traghetti era guidata da Franco Pecorini che poi, lasciata Tirrenia, è finito nel cda di Italbrokers.

Ma la società genovese è legata a doppio filo anche al gruppo Gavio e a Bruno Binasco, chiamato in causa nello scandalo Penati. Gavio è socio di Italbrokers e Filippo Binasco, parente stretto di Bruno, è nel cda della società.

Italbrokers, però, vanta amicizie anche nel centrodestra: nel cda c'è Fabrizio Moro, ex consigliere regionale di Forza Italia vicino a Luigi Grillo. Stefano Giovannini (ad di Italbrokers) è stato scelto da Alemanno per dirigere le assicurazioni del Comune di Roma. Nomina che ha sollevato polemiche perché Giovannini partecipa alla Fondazione Nuova Italia di Alemanno. E perché Italbrokers ha vinto gare con Acea, multi-utility controllata proprio dal Campidoglio.

 

 

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