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Paolo Boccacci e Lorenzo D’albergo per “la Repubblica - Edizione Roma”
Ancora una tegola sulla Nuvola, il centro congressi progettato dall’archistar Massimiliano Fuksas in costruzione all’Eur. La Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, presieduta da Ermete Realacci, deputato e storico ambientalista del Pd, ha dichiarato inammissibile un emendamento con cui il Governo, e precisamente il ministero dell’Economia, stanziava 133 milioni di euro da dedicare ad un aumento di Capitale ad Eur Spa, soldi da investire nel completamento dell’opera.
Con la motivazione che la proposta è «afferente a materia estranea al contenuto del decreto legge». Spiega Realacci: «Il decreto Sblocca Italia rischia di diventare uno “svuota cassetti”, una sorta di Frankenstein, per cui ho deciso di dare un taglio ad una serie di emendamenti che in altra sede avrebbero ragione di esistere, ma nel provvedimento in questione no».
E subito è partito un giro frenetico di consultazioni tra il presidente di Eur Spa Borghini, il ministero dell’Economia e il Campidoglio, i due “soci” al 90 e al 10% della società che ha affidato a Condotte la costruzione della Nuvola. «Da poco ho sentito al telefono il sindaco Marino» afferma Borghini «e ho parlato anche con il ministero, spiegando che a proposito del nuovo centro congressi c’è un impegno finanziario non coperto e chiedendo ai nostri azionisti di fare la loro parte. Ora ci aspettiamo che il ministro Padoan firmi un decreto ad hoc per la Nuvola con lo stanziamento dei 133 milioni».
matteo renzi pier carlo padoan
Intanto i lavori proseguono. «Non si sono mai fermati» aggiunge Borghini «Ringraziamo Condotte, che sta andando avanti “a credito”. Per la fine serve solo un anno. La struttura è realizzata, l’impiantistica, le scalinate e tutto il resto. Manca la parte interna, gli arredi, l’illuminazione, la copertura in legno dell’auditorium. Se tutto va bene l’inaugurazione è prevista per dicembre del 2015».
Recentemente Fuksas aveva protestato per i ritardi. «Non c’è la certezza del finanziamento » aveva detto «e abbiamo una burocrazia che non controlla. Adesso ci sono opere realizzate, tra Nuvola e Lama, il nome dato all’hotel accanto, per 176 milioni, ma l’albergo ancora non si vende e servono 100 milioni per completare tutto. Chissà quando».
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