DAGOREPORT - PER LA RUBRICA “OGNI MATTINA S’ALZA UN FREGNO E LA SPARA A SALVE”, OGGI CI TOCCA…
B.Arg. per Corriere.it
Un terremoto scuote la Grecia. Secondo il primo exit poll i partiti che hanno sostenuto il governo di Lucas Papademos sono stati puniti alle urne. Tanto che i socialisti del Pasok (13-17%) potrebbero essere scalzati da Syriza (15,5-18%), coalizione di estrema sinistra contro il piano di rigore imposto al Paese dalla Troika.
In testa rimane Nuova Democrazia (17-20%) che però non riuscirebbe, almeno con questi risultati, a formare un governo. Un voto di rabbia e stanchezza. E che premia anche la formazione Alba D'Oro, di ispirazione neofascista, arrivando all'8 per cento.
GLI ATTACCHI- Gli stessi militanti che in mattinata hanno minacciato elettori in alcuni seggi di Atene. «Sono arrivati in auto. In una quindicina hanno bloccato la strada. Poi all'interno dei seggi hanno minacciato e insultato elettori e rappresentanti di sinistra».
La denuncia il partito Antarsya.
Due attacchi sono stati confermati dalla polizia che però ha deciso di non fornire dettagli. Oltre agli episodi denunciati ad Atene, gli abitanti di due piccoli villaggi nella regione di Trikala (nordovest della Grecia) hanno annunciato che non voteranno per protestare contro le conseguenze della generale austerità .
IN PARLAMENTO- Un'ombra scura aleggia sul Paese. Il partito Chrissy Avhi, guidato da Nikolaos Michaloliakos, rischia di fare il pieno di voti. Confermando una tendenza europea verso l'estremismo di destra, come è successo in Francia con il 18 per cento ottenuto da Marine Le Pen al primo turno.
Intanto Syriza, di Fotis Kouvelis, scalza il Pasok e diventa il secondo partito dimostrando che chi ha appoggiato il governo tecnico è stato punito. L'affluenza ha visto molti giovani recarsi alle urne, loro che sono stufi di questa politica di austerity che «ci sta mangiando la vita».
Insomma, in molti guardano al Paese con il fiato sospeso, anche perché se questi risultati venissero confermati, si allontana la possibilità di formare un governo pro-euro. «Comunque vada sarà una sconfitta», per le strade di Atene il sentimento sembra essere abbastanza condiviso.
LA GRECIA AFFONDA
PAPADEMOS E ANGELA MERKEL
GRECIA SCONTRI DI PIAZZA jpeg
MARIO MONTI LUKAS PAPADEMOS
GRECIA SCONTRI DI PIAZZA jpeg
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