merkel e la bambina palestinese

L'ANTISEMITISMO DELLA PALESTINESE 14ENNE CHE BAGNÒ DI LACRIME LA MERKEL – “LA MIA SPERANZA È CHE PRIMA O POI ISRAELE NON CI SIA PIÙ, E CHE ESISTA SOLO LA PALESTINA. QUELLA TERRA NON DOVREBBE PIÙ ESSERE CHIAMATA ISRAELE, MA PIUTTOSTO PALESTINA”

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Marco Pasqua per Il Messaggero.it

 

 

REEMREEM

Le sue lacrime hanno fatto il giro del mondo. Lacrime versate davanti alla cancelliera tedesca, Angela Merkel, alla quale Reem Sahwil, 14enne rifugiata palestinese aveva chiesto di poter rimanere più a lungo in Germania. 

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Richiesta alla quale la Merkel aveva risposto con una verità lapalissiana: «Non possiamo accogliere tutti». Sedimentata l'onda emotiva collegata a un video che in poche ore ha fatto il giro del mondo, il giornale “Die Welt Am Sonntag" ha dedicato una lunga intervista alla Sahwil, che ha avuto l'effetto di gettare una nuova inquietante luce sulla ragazza palestinese.

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Alla domanda su cosa fosse la Palestina, la giovane ha risposto, spiazzando il suo interlocutore: «La mia speranza è che prima o poi Israele non ci sia più, e che esista solo la Palestina. Quella terra non dovrebbe più essere chiamata Israele, ma piuttosto Palestina».

A quel punto, l'intervistatore – che ammette di trovarsi in difficoltà di fronte a quell'affermazione chiaramente antisemita - le fa notare che «la Germania non ammette l'odio verso gli ebrei». «Sì, ma qui c'è la libertà di espressione – le ha ribattuto la 14enne – Qui posso affermare cose del genere e sono pronta a confrontarmi su qualsiasi argomento». «La mia patria è la Palestina – ha aggiunto – prima o poi mi trasferirò lì». I suoi nonni vivo in un campo rifugiati in Libano, lo stesso nel quale è nata 14 anni fa.

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