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Elisabetta Rosaspina per il Corriere della Sera
Resterà nella memoria degli spagnoli come la loro prima ministra della Difesa, entrata in funzione il 14 aprile del 2008. E la prima al mondo, cinque giorni più tardi, a passare in rassegna le truppe, in Afghanistan, con un pancione di sette mesi: «Sono incinta, non malata - replicò a quanti, tanti, criticavano i rischi cui aveva esposto se stessa e il nascituro -. Era il mio primo dovere visitare chi pone in pericolo la propria vita per difendere valori superiori, come la libertà degli altri. E comunque non dimentico che, per una cassiera del supermercato, è molto più dura».
Miquel, il bambino che visitò Herat prima di nascere, compirà nove anni il 19 maggio prossimo, senza la sua mamma. Carme Chacón, la battagliera socialista catalana, che brillò nel primo governo al 50% femminile di José Luis Rodriguez Zapatero, e sfidò le tradizioni sfilando in smoking alla Pascua Militar di Palazzo Reale dove, per le donne, è di rigore l' abito lungo, è morta ieri, ad appena 46 anni, nel suo appartamento di Madrid, per un attacco di cuore.
Sapeva fin dall' infanzia di avere una patologia che avrebbe potuto stroncarla in qualunque momento, ma si era guardata bene dal parlarne nel pieno della sua frenetica carriera politica, fra il 2007 e il 2012, quando sembrava addirittura sul punto di diventare anche la prima presidentessa del governo spagnolo, se l' ex ministro dell' Interno, Alfredo Pérez Rubalcaba, non l' avesse battuta nella corsa alla segreteria del partito; e il Partito Popolare di Mariano Rajoy non avesse battuto il Psoe alle elezioni del 2012.
Da allora nessun' altra politica spagnola si è avvicinata così tanto al traguardo della Moncloa, né al cuore del Paese, dove aveva battuto in popolarità la numero due del governo Zapatero, Maria Teresa Fernandez de la Vega, per lungo tempo in testa alla graduatoria dei ministri preferiti dagli elettori socialisti.
Nel 2013 si è presa un anno sabbatico, per andare a insegnare al Miami Dade College, in Florida, dov' era anche venerdì scorso, ospite del Centro culturale spagnolo, per una conferenza su donne e politica. Rientrata a Madrid nel 2014, era tornata anche alla vita di partito, come segretaria delle relazioni internazionali del Psoe, per lasciare l' incarico l' anno scorso, quando è naufragato anche il suo matrimonio con Miguel Barroso, segretario di Stato per la Comunicazione nel governo Zapatero.
Degli altri suoi problemi di cuore, quelli che le hanno teso l' agguato finale nella mattinata di ieri, Carme Chacón aveva parlato raramente: «Ho 35 pulsazioni al minuto - ha spiegato un paio d' anni fa al quotidiano di Barcellona, La Vanguardia - e un difetto cardiaco congenito per cui fin da bambina mi è stata raccomandata una vita tranquilla. Considero ogni nuovo giorno come un regalo».
Ieri era sola in casa, e il suo corpo è stato trovato sette ore dopo la sua morte, su segnalazione dei famigliari che non riuscivano più a contattarla.
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