PANICO TRA TIPOGRAFI E RISTORATORI: “FARSA ITALIA” È AL VERDE E PER LA CAMPAGNA ELETTORALE I BERLUSCONES TAGLIANO SU CENE ELETTORALI E MANIFESTI - IL BANANA TEME DISERZIONI SUL VOTO A TOTI NEL NORDEST E PRECETTA I SUOI

Ugo Magri per ‘La Stampa'

Io torno dopo un anno in televisione, critico il governo, illustro il nostro programma per l'Europa, e l'indomani cosa scrivono i giornali? "Berlusconi contro i giudici"...». Il Cavaliere non riesce a spiegarsi l'arcano. Inutilmente chi se ne intende un minimo ha tentato di fargli presente ciò che del resto lui già sapeva: certi aggettivi contro la sentenza, definita non solo «ingiusta» ma addirittura «mostruosa», finiscono inevitabilmente per dettare i titoli.

Si aggiunga che le proposte sull'Europa e sul resto non sono esattamente dei colpi da kappaò: in passato Berlusconi aveva fatto di meglio, e lui stesso se ne rende conto se è vero (come è vero) che ha trascorso Pasquetta in casa, ad Arcore, lavorando duro sui programmi oltre che sulla pianificazione dei prossimi appuntamenti tivù.

Ne è testimonianza un tweet della Ronzulli, europarlamentare «azzurra» di cui la Pascale non è gelosa, che ritrae Silvio seduto a un tavolo da pranzo appena sparecchiato, la penna in mano e vicino un telefono con cornetta e filo, come usava nel secolo scorso (un secondo tweet immortala il trio Berlusconi-Ronzulli-Pascale mentre si concede un «selfie», altrimenti detto «autoscatto», dietro a un gigantesco uovo di cioccolato e con un dipinto settecentesco sullo sfondo).

Che cosa abbia in serbo il Cavaliere, lo capiremo meglio tra stasera e domani, dopo la riunione romana che farà il punto sulla campagna elettorale. Già ieri, summit con tutti gli aiutanti di campo, dal responsabile internet Palmieri al fido Gasparotti, dalla portavoce Bergamini al consigliere politico Toti, il quale è capolista nel Nord-Ovest e guai a chi nel partito gli negherà le preferenze: una nota del leader, diffusa proprio nel giorno di Pasqua, mette in guardia quanti dentro Forza Italia volessero tendere trabocchetti al nuovo «pupillo».

Giovedì Berlusconi farà ritorno da Vespa, e cercherà di migliorare la sua performance rispetto alla prima apparizione sul «Tg5». Magistrati permettendo, conta di tenere pubblici comizi non solo a Roma e a Milano, ma pure al Sud, in Veneto e nelle Isole.

Altro tema sul tappeto: i denari. Forza Italia è drammaticamente al verde, tra poco non ne avrà abbastanza per pagare dipendenti e affitti. Perfino nel caso in cui Berlusconi volesse contribuire, gli sarebbe vietato in quanto la legge sul finanziamento pubblico mette un tetto di 100 mila euro alle contribuzioni private. Daniela Santanché, responsabile del «fund raising», ha in cantiere alcune idee innovative per incassare in fretta 2-3 milioni di euro. Nel frattempo il peso della campagna elettorale ricadrà quasi interamente sui candidati, che a loro volta dovranno contenersi entro la soglia dei 170 mila euro di spesa. Sembrano tanti, anzi lo sono.

Sennonché la guerra delle preferenze alle Europee si combatte su collegi di dimensioni gigantesche, per cui tutto è in scala, spese comprese. A rimetterci per prime saranno le tipografie: quasi nessun candidato onesto potrà permettersi di coprire di manifesti le città (a Roma, per essere visti, ne servirebbero circa 10mila al giorno). Altra categoria in perdita: i ristoratori, dal momento che le cene elettorali a sbafo diventeranno un ricordo.
@ugomagri

 

 

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