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PARADOSSI GIUDIZIARI. ALFREDO ROMEO RESTA IN GALERA, MA CANTONE GLI DA’ RAGIONE: NELLE GARE LA CONSIP DI MARRONI GLI PREFERIVA UN CARTELLO DI IMPRESE DI UN IMPRENDITORE AMICO DI VERDINI – LA RISPOSTA DELL’ANAC ARRIVA DOPO UN ANNO DALLA DENUNCIA – TIZIANO RENZI E LUCA LOTTI RESTANO INDAGATI

 

Dario Del Porto e Conchita Sannino per la Repubblica

 

ezio bigottiezio bigotti

Corruttore da un lato, vittima delle cordate dall' altro. Mentre l' imprenditore napoletano Alfredo Romeo è in carcere da oltre un mese per l' inchiesta sugli appalti Consip, l'Anac di Raffaele Cantone accoglie il suo esposto su una gara per «luce e servizi connessi» nelle pubbliche amministrazioni». Un affare da 900 milioni di euro aggiudicato di fatto al suo grande rivale: l' industriale piemontese Ezio Bigotti, ritenuto da Romeo vicino al leader di Ala Denis Verdini.

 

È un primo clamoroso, punto a favore per l' indagato numero uno dell' indagine sull' appalto Facility Management 4 (da 2, 7 miliardi di euro) che coinvolge anche Tiziano Renzi, il padre dell' ex premier, e il ministro Luca Lotti, sotto inchiesta rispettivamente per traffico d' influenze e rivelazione di segreto d' ufficio.

RENZI VERDINIRENZI VERDINI

 

L' Autorità Anticorruzione, rispondendo all' esposto presentato un anno fa da Romeo, e raccontato due settimane fa dall' Espresso, ha comunicato - attraverso la nota firmata dal dirigente Umberto Reale - «l' avvio del procedimento di vigilanza» nei confronti di Consip. Romeo aveva contestato che i cinque lotti più grandi dell' appalto, pari al 76 per cento del complesso delle attività - ovvero circa 740 milioni di euro su 867 complessivi - risultavano «tutti di fatto aggiudicati a istanze imprenditoriali che vedono la partecipazione sostanziale del gruppo Sti presieduto da Ezio Bigotti».

MARRONI CANTONEMARRONI CANTONE

 

Esaminando la lettera di Romeo, l' Anac rileva ora che «da quanto esposto, risulterebbe che 5 degli 8 lotti in gara sarebbero stati aggiudicati a società tra loro collegate in ragione di compartecipazioni azionarie». Si tratta, ad esempio, di società come la Conversion & Lighting, collegata alla Manutencoop, partecipata da Exitone (51 %) e Consorzio Stabile Energie Locali (49%). Nomi che ricorrono anche per gli altri lotti contestati da Romeo, e ora nel mirino dell' Anac.

 

ALFREDO ROMEOALFREDO ROMEO

La centrale degli acquisti dello Stato dovrà quindi fornire «chiarimenti e informazioni mediante una relazione illustrativa » per replicare alle argomentazioni dell' imprenditore detenuto. Le sue recriminazioni, secondo l' Autorità, «non si palesano infondate». L' obiettivo dell' iniziativa è «accertare il rispetto delle disposizioni di legge» nella gara sull' illuminazione. Adesso tocca all' Anac fare luce.