DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per www.corriere.it
Polemiche sui poteri del presidente, il ruolo comunicazione “depotenziato”, stop alle sanzioni per chi abbandona il Movimento 5 Stelle, sì a una postilla che di fatto sbarra la strada a Virginia Raggi per nuove candidature: questo in sintesi è il codice etico che i militanti Cinque Stelle sono impegnati a votare in queste ore.
La ratifica di una delle pietre miliari che disciplinano le regole interne al Movimento sta creando dibattito, specie per quello che riguarda la figura del presidente. L’accusa che viene rivolta da alcuni stellati a Giuseppe Conte è quella di aver accentrato nelle sue mani con il nuovo codice troppi poteri. C’è chi ironizzando parla di «presidenzialismo M5S».
Il leader stellato replica alle accuse spiegando che si tratta di mere modifiche tecniche. Sostituire un nome con un altro, in poche parole. «L’organo apicale di indirizzo politico e rappresentanza legale, inizialmente, era il “Capo politico”. Successivamente, quest’organo è stato modificato in “Comitato direttivo”. Con l’ultima modifica statutaria e, quindi, nello Statuto vigente quest’organo è identificato con la figura del Presidente», dice Conte. Ma tra stellati e ex proseguono le critiche.
C’è chi fa notare: «L’indirizzo politico del Movimento ricade sul presidente e non più sugli iscritti. Sulla base di questo indirizzo si può sanzionare un eletto». […] Altro terreno di scontro è il ruolo degli europarlamentari. «Si tolgono gli obblighi in assoluto per i parlamentari europei di decurtazione del proprio stipendio o di limitazione ai propri privilegi. Esistono regole di divieto ai finanziamenti ai partiti, non di beneficienza», si lamentano alcuni. […]
Nelle pieghe del comunicato si nota che il nuovo codice etico è stato approvato «a maggioranza» dei componenti del comitato di garanzia. Facile desumere che a opporsi sia stata Virginia Raggi. L’ex sindaca di Roma è contraria, infatti, a un cambio di rotta che sradichi il M5S dai valori delle origini. Il testo, peraltro, contiene una precisazione che di fatto preclude proprio a Raggi eventuali nuove candidature: «Al fine del computo dei mandati elettivi svolti, non si prende in considerazione un solo mandato da consigliere comunale o circoscrizionale o municipale, in qualunque momento svolto».
I fedelissimi di Conte precisano: «Si tratta di una precisazione già implicita nelle regole vigenti, tant’è che Raggi non si è candidata alle Politiche». Ma c’è chi, non certo nell’alveo della sindaca, fa notare: »A Raggi conta un mandato elettivo da sindaco perché ha avuto la sfortuna di essere stata eletta dal popolo, a Conte no perché è stato scelto da Di Maio e Salvini. è ridicolo conteggiare i mandati elettivi e non quelli “esecutivi”». Intanto, dal codice etico spariscono anche i riferimenti a Rousseau e alle sanzioni da 10mila euro per chi abbandona il Movimento. […]
virginia raggi giuseppe conte virginia raggi giuseppe conte dino giarrusso giuseppe conte virginia raggi paola taverna luigi di maio foto di bacco (1)virginia raggi e giuseppe conte 6virginia raggi giuseppe conte luigi di maio foto di bacco (1)
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…
FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
FLASH – IERI A FORTE BRASCHI, SEDE DELL’AISE, LA TRADIZIONALE BICCHIERATA PRE-NATALIZIA È SERVITA…
DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…