IL PDL CAMPANO VISTO DAI GIUDICI: UN PARTITO CAMORRISTA!

Carlo Tarallo per Dagospia

C'è chi va in ospedale e chi a Poggioreale: mentre il conflitto tra Pdl e magistratura (ri)esplode, Nicola Cosentino vive le ultime ore da uomo libero. Un paio di giorni ancora e andrà in cella. E adesso? E adesso i guai sono per chi "resta": i napoberluscones si chiedono insistentemente chi sarà il prossimo, soprattutto alla luce delle motivazioni dei due "no" dei giudici alle istanze di revoca della custodia cautelare per Nick 'O Mericano, presentate dopo la sua esclusione dalle liste parlamentari. Motivazioni che gettano pesantissime ombre di una quasi "irrimediabile" collusione con la criminalità organizzata su un intero partito, il Pdl campano, reduce tra l'altro da una netta affermazione al Senato

LE MOTIVAZIONI INEDITE DEI "NO" ALLA REVOCA
Ancora inedite, queste motivazioni sono state illustrate (e rintuzzate) questa mattina dal coordinatore regionale Nitto Palma, che ha scritto una lunga lettera al Corriere del Mezzogiorno. Una lettera dalla quel è possibile estrarre i passaggi che rivelano le motivazioni dei giudici ai due "no". Motivazioni che stanno inevitabilmente per scatenare un'altra bufera, soprattutto per il quadro generale che disegnano del centrodestra in Campania.

LE "VALUTAZIONI POLITICHE" DEI GIUDICI
"Ciò su cui mi preme intervenire - scrive Palma - è la grande massa di valutazioni politiche che.... costituiscono, per un verso, una indebita invasione di campo e, per altro verso, un insulto al Partito che rappresento in Campania ed alla sua classe dirigente.
Come si può affermare, senza neanche ascoltare i diretti interessati, che la esclusione dalle liste dell'on. Cosentino, è stata decisa "per ragioni di mera opportunità e convenienza, e non per una reale rottura o per ripudio". Ma non è forse vero che le altre similari esclusioni depongono per la scelta di una linea politica, quindi non interesse di bottega, e che la maggiore difficoltà di tale decisione era correlata esclusivamente al suo inevitabile effetto, cioè l'aprirsi delle porte del carcere?"

LA "RILEVANTE CRESCITA" DEL PDL SPEDISCE AL GABBIO NICK
"Come si può affermare - aggiunge Nittonapalm - che "il potere politico prescinde da cariche formali e, nei casi in cui esista, può agevolmente esercitarsi in modo diverso e costituire la spinta per nuovi e diversi incarichi"? Ma è così difficile comprendere che, nei fatti, il PdL ha consegnato interamente l'on. Cosentino ai suoi giudici e che, in assenza di una sentenza di assoluzione, non vi sarebbe ragione alcuna per tornare sui propri passi?
E, stante la libertà del voto e l'assenza di prove sul suo inquinamento, che senso ha sottolineare "la rilevante crescita del partito diretto dall'on. Cosentino"? E' forse un altro reato di lesa maestà avere il consenso dei campani e vincere? E perchè non lo era all'epoca dell'on. Bassolino?"

PALMA: "PIU' SICURO IMPEGNARSI PER PERDERE..."
"E, se per caso lo fosse, ne vorrei essere avvisato, atteso che, sotto la mia gestione, il PdL ha riportato un ottimo risultato alle amministrative del 2011 e uno strepitoso successo alle elezioni politiche; che si avvia a ripetere alle prossime elezioni amministrative di maggio. Avvisatemi, vi prego, sì da poter decidere se non sia per me più sicuro lasciare il campo ovvero cercare di far perdere il mio Partito"

CHI SONO I 40 SINDACI E I 380 CONSIGLIERI TIRATI IN BALLO DAI GIUDICI?
E che senso ha affermare che "circa 40 sindaci e circa 380 consiglieri comunali di Napoli", riconoscenti all'on. Cosentino per la loro candidatura e la loro elezione, sono i terminali della sua fitta rete di relazioni politiche consolidatesi sul territorio? Al di là delle ipotesi, ce ne sono le prove? E tali amministratori hanno mai favorito l'on. Cosentino o soggetti da lui presentati? Non essendovi addebiti specifici, parrebbe di no. Nel lanciarsi in una affermazione di tale gravità, ci si rende conto di "criminalizzare" e oggettivamente intimidire una miriade di rappresentanti negli enti locali? Senza una prova! Senza un addebito! E poi ci si lamenta del fiorire dell'antipolitica".

LA "SOVRAPPOSIZIONE" DELLE COMPAGINI PARLAMENTARE
"E come ci si permette - azzanna Nitto - di parlare, contrariamente al vero e per dimostrare l'attualità del presunto potere dell'on. Cosentino, di "sostanziale sovrapposizione della compagine parlamentare uscente (asseritamente scelta dall'on. Cosentino) e di quella candidata alle elezioni del 2013"? Ma lo si sa che le liste alle elezioni politiche, specie nella parte della vittoria, sono nella disponibilità esclusiva del vertice nazionale del Partito, tanto ciò è vero che sia nel 2008 che nel 2013 molteplici (forse troppi!) sono stati i candidati in Campania provenienti da altre regioni?"

COSENTINO CURO' LA CAMPAGNA PER CALDORO: IN QUEL CASO TUTTO OK?
"E che dire - conclude Palma - del fatto che nel citare la vicenda dossier Caldoro, peraltro dando per scontato il coinvolgimento dell'on. Cosentino senza che sul punto si sia pronunciata, almeno in primo grado, la competente A.G. di Roma, non si faccia alcun cenno alla circostanza che le liste PdL alle regionali (queste si!) vennero predisposte dal'on. Cosentino e che proprio quest'ultimo, non risultando all'epoca espatriato all'estero, curò e coordinò la campagna elettorale che condusse alla vittoria? Cosa c'è di diverso tra le elezioni regionali e le altre?" Ah saperlo...

 

 

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