giuseppe conte beppe grillo

LA PAX CONTIANA È DURATA COME UN GATTO IN TANGENZIALE: NEL MOVIMENTO 5 STELLE TORNA AD ALEGGIARE LO SPETTRO DELLA SCISSIONE – ALMENO UNA VENTINA DI PARLAMENTARI SONO SULLE BARRICATE PER L’ANNUNCIO DELLA COSTITUENTE M5S: NON SONO STATI CONSULTATI DALL’EX PREMIER E TEMONO CHE L’ASSEMBLEA FINISCA NELLA SOLITA FINTA. IN PIÙ, NON GRADISCONO IL VAFFA LANCIATO DA CONTE A GRILLO – L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA, ROBERTO FICO, PROVA A MEDIARE, MA SI PARLA GIÀ DI CREARE DUE PARTITI: “UNO CON UN SIMBOLO TUTTO DA INVENTARE, L’ALTRO…”

Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

LOTTA CONTINUA TRA GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - MEME BY EDOARDO BARALDI

[…] Lo scontro che divide Giuseppe Conte e Beppe Grillo trova eco anche nei gruppi parlamentari. Sono una ventina, infatti, gli eletti M5S che eufemisticamente non hanno gradito i modi e i tempi con cui è stata annunciata la Costituente 5 Stelle (l’assemblea per riformare il programma a inizio ottobre).

 

Due, soprattutto, le critiche mosse. La prima riguarda la tempistica […]. «Abbiamo appreso delle decisioni da un comunicato stampa, senza venire non dico consultati ma nemmeno messi al corrente», spiegano diverse fonti. E pungono: «Perché escluderci? E che garanzie ci sono sul sorteggio? In tre anni, per le questioni politiche, ci siamo affidati a votazioni di ratifica di decisioni già prese, per questo motivo ci sono diversi timori nel gruppo».

 

ROBERTO FICO A IN MEZZORA IN PIU

Da questi presupposti parte anche la seconda obiezione. «Anche stavolta, come nel 2020, sarà la società Avventura urbana a organizzare l’evento. Suona un po’ come un déjà vu », dicono nel Movimento. «La nostra paura è quella di assistere a una replica degli Stati generali, il cui esito alla fine è stato totalmente disatteso». E c’è chi si domanda: «Sono state sondate diverse società? Che dice il tesoriere al proposito?».

 

Il tesoriere in questione è Claudio Cominardi, uomo vicino a Beppe Grillo, che in questo momento si trova a dover scegliere se avallare o meno alcune decisioni prese dai vertici contiani. Decisioni che potrebbero indebolire il garante o, addirittura, innescare una scissione interna.

 

claudio cominardi

«Temiamo che possano essere stravolti i principi fondativi del Movimento senza dare una reale parola agli iscritti», serpeggia il dubbio tra gli eletti. L’ala contiana bolla i sospetti come «ridicoli»: «Siamo di fronte a un grande processo innovativo. Comprendiamo che le novità possano impaurire, ma non c’è nessun colpo di mano in atto […]».

 

La parola scissione inizia a circolare con più insistenza. C’è chi ricorda l’estate del 2021 quando il presidente e il garante furono a un  passo dal dividere le loro strade. Solo un sondaggio riservato all’epoca convinse gli attori in causa a più miti consigli. Un sondaggio che metteva in luce quanto un matrimonio tra il simbolo M5S e la nuova allure contiana servisse a entrambi. «Ora gli equilibri sono cambiati», sottolineano maliziosi nel Movimento. Allora furono Roberto Fico e Luigi Di Maio a fare da mediatori. Oggi, rimane il solo Fico. […] Ora tra i 5 Stelle c’è chi profetizza due partiti: «Uno con un simbolo tutto da inventare, l’altro con un nome ma con pochi volti».

correnti nel m5s GIUSEPPE CONTE E ROBERTO FICOroberto fico con la compagna yvonne de rosa ricevimento quirinale 2 giugno 2024