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UN ATTIMO ANKARA – PER DARE L'OK ALL'INGRESSO DELLA SVEZIA NELLA NATO, ERDOGAN PRETENDE UNA NUOVA FLOTTA DI F-16 PER L'AVIAZIONE TURCA – MA L'AMERICA FRENA, VISTO L'ATTEGGIAMENTO AMBIGUO DEL “SULTANO” NEI CONFRONTI DI PUTIN – NON È UN CASO CHE IL SEGRETARIO DI STATO USA, ANTONY BLINKEN, ABBIA SCELTO LA TURCHIA COME PRIMA TAPPA NEL NUOVO TOUR DIPLOMATICO…

Estratto dell’articolo di Giordano Stabile per “La Stampa”

 

antony blinken e Hakan Fidan

Ad accoglierlo all'aeroporto c'era il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, un fedelissimo del presidente Recep Tayyip Erdogan, vecchia volpe dei Servizi con ruolo chiave nel salvare il suo leader nella notte drammatica del fallito golpe nel luglio 2016. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha scelto la Turchia come prima tappa nel nuovo tour in Medio Oriente, forse il più difficile da quando è cominciata la guerra fra Israele e Hamas. [...]

 

Ankara continua a procrastinare il sì all'ingresso della Svezia nella Nato, appeso a un voto decisivo in Parlamento che non viene mai messo in calendario. All'inizio era la questione curda, l'asilo concesso a militanti del Pkk, a frenare l'adesione. Adesso è una questione più venale, e cioè la modernizzazione della flotta di F-16 dell'aviazione turca.

 

antony blinken recep tayyip erdogan

La Turchia è stata espulsa dal programma F-35, i più moderni caccia "invisibili" di produzione americana dopo aver acquistato un sistema antiaereo, l'S-400, dalla Russia. Gli F-16, arrivati a partire dagli Anni Ottanta, sono diventati nel frattempo vecchiotti [..]

 

Ma l'America frena, proprio per l'atteggiamento ambiguo di Erdogan nei confronti di Vladimir Putin, rivale ma anche partner a seconda delle occasioni. E così la carta Svezia diventa decisiva, in una negoziazione estenuante, che ricorda quella con l'Europa sui rifugiati siriani.

vladimir putin recep tayyip erdogan

 

Complicata anche dal fatto che gli F-16, il vero "mulo" dell'aviazione statunitense, anche se usciti di produzione sono richiesti più che mai. Prima di tutto dall'Ucraina, che ha quasi esaurito le sue dotazioni di vecchi jet sovietici. E sono usati massicciamente anche da Israele, che ha bisogno di pezzi di ricambio e missili aria-aria. Le due guerre finiscono per incrociarsi anche su quest'aspetto. [...]

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