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DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER…
Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”
in piazza per le unioni civili (9)
Davanti alla buvette Luigi Zanda estrae un foglietto dalla tasca: «I voti contro le pregiudiziali? Saranno almeno 194...». La previsione del capogruppo Pd si rivelerà troppo ottimistica, perché l’asticella del fronte favorevole alle unioni gay si è fermata a 181 voti. «Pochini» ammette preoccupato un senatore dem, al quale non sono sfuggite quelle cinque lucine verdi accese sul tabellone, tra i banchi del Pd.
Il sospetto è che il malessere dei cattodem abbia cominciato a manifestarsi, a dispetto del patto siglato dal gruppo. E chissà se le citazioni di Moro e La Pira distillate dalla Cirinnà basteranno a contenere l’agitazione dei cattolici. Tanto più che Zanda intende limitare al minimo la libertà di coscienza.
in piazza per le unioni civili (8)
SARÀ IMPOSSIBILI INDIVIDUARE I FRANCHI TIRATORI
«Vedremo doppi e tripli giochini da entrambe le parti e sarà impossibile individuare i franchi tiratori», prevede il bersaniano Federico Fornaro. I sorvegliati speciali sono i 5stelle. E il capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani, invita il premier a guardarsi dalle trappole: «Renzi può contare sulle truppe cammellate di Grillo e Verdini, ma poi ci sono i canguri, i cangurini e i controcanguri...».
LE SORPRESE DEL VOTO SEGRETO
Riccardo Villari (FI) sgranocchia noccioline alla buvette: «A voto segreto mi aspetto qualsiasi cosa. Avverto un forte sbandamento e una gran voglia di dare una bottarella a Renzi, anche da parte di Denis». Denis è Verdini, il leader dei 19 ex berlusconiani sui quali il Pd conta molto per portare a casa la legge.
Eppure alle due, quando si sono visti riservatamente al quarto piano di via Poli 29, tra i verdiniani tirava un’aria strana. «Associazione parlamentare ALA», è scritto sul portone da cui filtrano le voci. Si sente un senatore campano accalorarsi sull’adozione del figlio del partner e un altro, che confida i suoi dubbi: «Vogliamo aprire all’utero in affitto?».
MAURO: SOLO SEI O SETTE DI NCD TERRANNO
Poi i ragionamenti virano su un tema più politico. Racconta un siciliano: «Abbiamo parlato molto dei posti di Ncd al governo. Alfano ha pappato e adesso chiede lo stralcio dell’adozione?». Antonio Azzollini assicura che no, «non faremo tatticismi e voteremo compatti contro», eppure Mario Mauro si dice certo che «solo sei o sette di Ncd terranno, mentre gli altri sbragheranno e faranno da stampella a Renzi».
I CENTRISTI SI STUDIANO A VICENDA
I centristi, filogovernativi e non, si studiano a vicenda. Gaetano Quagliariello sostiene che «Verdini ha gli stessi interessi di Renzi, mentre alcuni verdiniani hanno interessi diversi». Poi prevede che «una quindicina di senatori Ncd» voteranno in gran segreto i passaggi indigeribili per i cattolici. Ma per Formigoni la legge è incostituzionale e il tandem D’Ascola-Sacconi spera nei voti segreti per impallinare il cuore della legge già all’articolo 3, con una «maggioranza contraria alla genitorialità omosessuale».
PD: GELO SULLA PROPOSTA ALFANO DI STRALCIARE LE ADOZIONI
Quagliariello medita un trappolone all’articolo 1, per «aprire alle unioni eterosessuali e scardinare il simil-matrimonio». A Palazzo Madama si contano una settantina di senatori non allineati e il centro è un magma incandescente.
Comprensibile allora il gelo con cui il Pd ha accolto la proposta di Alfano di stralciare la stepchild adoption in cambio del via libera al provvedimento. Il Ncd è diviso tra chi vuole sostenere Renzi e chi non può tradire il popolo del Family Day, tanto che in serata Alfano si è chiuso a discutere con ministri e parlamentari.
COME VOTERANNO I CATTOLICI GRILLINI?
Eppure i dirigenti dem si dicono convinti che «il 95 per cento di Ncd condivide la legge» e che Alfano si mostrerà grato per esser stato premiato dal rimpasto. «A voto segreto un po’ di Ncd arriva — sorride Francesco Russo — È gente seria, mica lo vanno a dire al Family day...».
Il vero enigma sono i 5stelle che possono far saltare il banco, anche se ieri hanno mantenuto i patti e votato per far andare avanti la legge. Al di là delle scelte che farà il direttorio, al Senato si contano una mezza dozzina di cattolici grillini refrattari a votare la stepchild adoption. Tanto che Morra, Santangelo, Giarrusso e altri vorrebbero chiedere ai vertici del M5S un nuovo passaggio attraverso il blog.
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