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PER SALVINI E’ CRISI NERA: FORZA ITALIA SORPASSA LA LEGA IN BASE AI DATI SCODELLATI DAL SONDAGGIO SUPERMEDIA YOUTREND/AGI - NEI GIORNI DELLA KERMESSE DELL’ULTRADESTRA A ROMA, LA LINEA SOVRANISTA DEL CARROCCIO VIENE BOCCIATA. TIENE LA MELONI CHE FRENA L’EMORRAGIA DEI CONSENSI - NEL CENTROSINISTRA CROLLO DI VERDI&SINISTRA E AZIONE: PER CALENDA LA SOGLIA DELLE EUROPEE ORA SI ALLONTANA...

Estratti da repubblica.it

matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani

La rincorsa, poi la scia e infine il sorpasso. Antonio Tajani mette la freccia e lascia alle spalle Matteo Salvini, sempre più in una crisi che sembra nera come la svolta estremista imposta dal leader al Carroccio. Nei giorni dell’ennesima passerella sovranista, che ha visto sfilare a Roma rappresentati dell’ultradestra europea, la Lega finisce per perdere anche il secondo posto nella coalizione di governo.

 

 

Sembra premiata invece la linea europeista del segretario di Forza Italia, che continua a rivendicare la propria appartenenza al Ppe e a marcare le distanze dall’alleato e collega vicepremier. E sorride anche Giorgia Meloni, che ha vissuto come un affronto politico gli applausi della platea leghista all’attacco di Marine Le Pen contro di lei: nello scenario fotografato dall’ultima Supermedia Youtrend/Agi pubblicata stamattina, FdI frena l’emorragia di consensi e torna a registrare un segno positivo, sia pure solo di un decimo, rispetto al dato di due settimane fa. E quindi, con Forza Italia che continua a crescere con ritmi significativi – mezzo punto, in questo rilevamento – l’unico segno negativo del centrodestra è quello leghista.

 

 

 

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Al momento la situazione è: Fratelli d’Italia 27,6%, Forza Italia 8,2%, Lega 8,1%. Appena due mesi fa (Supermedia del 25 gennaio), il Carroccio aveva più di un punto e mezzo di vantaggio sui berlusconiani.

 

 

Tra FdI e Forza Italia si posizionano i due principali partiti di centrosinistra, sostanzialmente stabili: il Pd al 20,1% (guadagna un decimo), il M5S al 16% (invariato). Chi perde – e tanto – sono Avs e Azione. L’Alleanza tra verdi e sinistra era al 4,2% e ora piomba al 3,7, mentre Carlo Calenda cede ancora di più: sei decimi che lo fanno scendere al 3,3%, lontano dalla soglia del 4 utile per le Europee e affiancato ora a Italia Viva di Matteo Renzi, neo-alleato di +Europa accreditata invece del 2,7%

 

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