FLASH! - LA SCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSINA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI, CHE…
1. UNA REPORTER ATTACCA: “I VERTICI DOMINICANI LO HANNO DIFESO”
M.A.C. per “il Corriere della Sera”
C’è il lavoro di una giornalista di Santo Domingo dietro lo scoppio dello scandalo del nunzio Wesolowski. Si chiama Nuria Piera, è una importante reporter televisiva che orgogliosamente si definisce «giornalista investigativa» e che per oltre un anno ha raccolto notizie e testimonianze sui presunti abusi dell’ex nunzio.
Dopo la notizia dell’arresto dell’arcivescovo, la giornalista, 55 anni, proprietaria di CND Channel 37, ha fatto dichiarazioni molto dure a Univision Noticias, un canale di news che si rivolge al pubblico ispanico e latino degli Stati Uniti. Secondo Piera, l’arcivescovo di Santo Domingo, il cardinale Nicolas de Jesus Lopez Rodriguez, avrebbe difeso Wesolowski fino all’ultimo descrivendolo in pubblico come «un uomo di pace, un mio amico». Wesolowski è stato nunzio nella Repubblica Dominicana per cinque anni, dal 2008 al 2013. Il cardinale è arcivescovo di Santo Domingo dal 1981.
2. IL DIACONO COMPLICE HA SCRITTO LA LETTERA CHE LO ACCUSA
M.Antonietta Calabrò per “il Corriere della Sera”
L’arcivescovo Wesolowski aveva un giovane diacono come complice, Francisco Javier Occi Reyes, arrestato dalla polizia dominicana il 24 giugno 2013 con l’accusa di adescamento di minori. Era un diacono che a quanto emerge dai rapporti delle autorità di Santo Domingo avrebbe partecipato egli stesso agli abusi e che veniva spedito dal nunzio (soprannominato «l’italiano», per il forte accento con cui parla lo spagnolo) a cercare ragazzini sul lungomare, tra i più poveri, tra quelli che per sopravvivere fanno i lustrascarpe. Un diacono complice e poi pentito, una cui lettera è alla base delle accuse a Wesolowsky, insieme alla testimonianza di diversi bambini e ragazzi sue vittime.
La storia è questa. La settimana dopo il suo arresto, il 2 luglio 2013, sentitosi abbandonato, perché nessuno, tantomeno l’arcivescovo, si era fatto vivo con lui, il diacono Francisco ha mandato un’angosciata missiva a Wesolowsky, che avrebbe dovuto essergli consegnata a mano, e una cui copia è stata successivamente allegata agli atti del processo della giustizia dominicana.
La stessa lettera il diacono l’ha voluta inviare all’arcivescovo di Santo Domingo, il cardinale Nicolas de Jesus Lopez Rodriguez, capo della Chiesa nella Repubblica Dominicana, e a un altro vescovo dominicano, Gregorio Nicanor Pena Rodriguez.
Secondo fonti dominicane il cardinale l’avrebbe consegnata personalmente in Vaticano a Francesco, dopodiché, il 21 agosto dell’anno scorso, il nunzio è stato fatto rientrare Roma, spretato e adesso arrestato. «Abbiamo offeso Dio», ha scritto il diacono, «abusando di bambini e adolescenti comprati per pochi spiccioli» (uno, epilettico, addirittura con le medicine). E ha confessato di essersi fatto complice perché «il tuo appetito sessuale potesse essere soddisfatto». La lettera si conclude invitando Wesolowski a chiedere a Dio «di essere aiutato a sfuggire a questa malattia diabolica che ti porta ad abusare continuamente dei bambini».
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