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DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER…
1 - CRISI: USA; PIL III TRIMESTRE +2% - SI TRATTA DELLA PRIMA STIMA, OLTRE LE ATTESE
(ANSA) - Il Pil americano nel terzo trimestre è cresciuto del 2%, oltre le attese. Lo comunica il Dipartimento al commercio. Si tratta della prima stima.
Le previsioni indicavano una crescita del Pil americano tra luglio e settembre dell'1,8-1,9%. Nel trimestre precedente la crescita era rimasta al palo, segnando un +1,3%. L'accelerazione al 2% riporta il Pil statunitense sui livelli dei primi tre mesi dell'anno, pur restando la crescita inferiore al livello indicato dalla Federal Reserve per innescare una drastica riduzione della disoccupazione, a settembre comunque scesa al 7,8%.
Il Dipartimento al commercio, comunque, spiega il balzo del terzo trimestre con un aumento dei consumi delle famiglie americane e della spesa pubblica, soprattutto nel settore della difesa. In crescita anche gli investimenti nel settore edilizio. Frenano invece altri fattori, come il commercio estero e la crisi nel settore agricolo dovuta alla siccità che colpisce molte zone del Paese.
2 - SPREAD BTP A 336 PUNTI DOPO DATO PIL USA
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco si attesta sui 336 punti base dopo il dato sul Pil Usa. Il rendimento del decennale è al 4,89%. Il differenziale della Spagna è a 411 punti col tasso sui Bonos al 5,64%.
3 - BORSA: MILANO MIGLIORA (+0,2%) CON EUROPA, SNAM +1%
(ANSA) - Reazione un po' ritardata dei mercati azionari alla diffusione dei dati macroeconomici Usa, con il Pil migliore delle previsioni: Milano è passata in terreno leggermente positivo (Ftse Mib +0,2%) con tutte le Borse europee marginalmente sopra la parità e la sola Madrid di poco sotto. Il clima rimane comunque incerto: in Piazza Affari qualche acquisto sulle banche, mentre Snam sale dell'1,1% dopo la trimestrale.
4 - LE DONNE ABBANDONANO OBAMA - RAGGIUNTO DA ROMNEY SUL VOTO FEMMINILE, IL PRESIDENTE ATTACCA SULL'ABORTO
Maurizio Molinari per "la Stampa"
Mitt Romney raggiunge Barack Obama nel voto delle donne e nel tentativo di sbarrargli la strada i democratici giocano due carte: la difesa dell'aborto e il carisma di Bill Clinton. A fotografare il cambiamento di umore nelle donne, che sono la maggioranza degli elettori, è il sondaggio Ap-Gfk: Obama e Romney godono entrambi del 47% delle preferenze mentre in settembre il presidente era avanti di 16 punti.
Il motivo è che sui temi economici le donne ritengono Romney più credibile - 49% a 45% - sebbene Obama dimostri «maggiore comprensione generale per noi». Ciò significa che disoccupazione, povertà , caro-benzina e buoni pasto pesano sulle elettrici al punto da portarle a sostenere Romney, bilanciando il sostegno che Obama ha su temi come il diritto all'aborto e la parità salariale.
Per Romney è la dimostrazione che la strategia elettorale basata principalmente sull'economia sta pagando e la speranza del suo team è che consenta di recuperare in Ohio, dove Obama resta avanti di 5 punti. La Casa Bianca si consola con il recupero di favori fra gli uomini, perché il vantaggio di Romney scende da 13 a 5 punti, ma gli strateghi sanno che non basta a compensare l'arretramento fra le donne.
Da qui la doppia mossa del Team Obama. A compiere la prima è il presidente che, durante la registrazione a Los Angeles del «Tonight Show»di Jay Leno, picchia duro su Richard Mourdock, il candidato repubblicano al Senato in Indiana contrario all'aborto anche in caso di violenza carnale.
«Uno stupro è uno stupro, si tratta di un crimine - dice Obama - e non so proprio da dove vengano idee come quelle di Mourdock». Il tono è sprezzante, l'obiettivo è schiacciare Romney sulla destra repubblicana. Ecco perché il portavoce Jay Carney aggiunge: «Romney non ha ritirato lo spot tv in cui sostiene Mourdock».
à John McCain che chiede a Mourdock si scusarsi pubblicamente ma la Casa Bianca ha gioco facile a commentare: «Il candidato è Romney». Il tentativo è di far tornare l'aborto in cima alle ragioni in base alle quali le donne votano, spodestando l'economia che favorisce Romney. L'altra carta democratica si chiama Bill Clinton: il popolare ex presidente debutterà lunedì nei comizi congiunti con Obama in Ohio, Florida e Virginia, provando a spostare le elettrici ancora incerte. Basta vedere le emozioni che solleva di fronte a qualsiasi pubblico femminile per comprendere che è la persona giusta per tale missione.
Lo show di Leno è anche l'occasione per Obama di rispondere al magnate Donald Trump che continua ad accusarlo di non essere americano. Il presidente replica con ironia: «Con Trump non andiamo d'accordo da quando siamo cresciuti in Kenya, ci scontravamo sui campi da calcio, lui non era molto bravo e non la prendeva bene ma pensavo che, una volta in America la cosa sarebbe finita, invece lui continua...».
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