MILANO IN GUERRA - L’EX AD DI LUXOTTICA, CORTEGGIATISSIMO DA RENZI, DICE SÌ AL SINDACO DI MILANO: SARA’ RAPPRESENTANTE DEL COMUNE NEL CDA DELLA BOCCONI - È IL PRIMO PASSO IN VISTA DI UNA CANDIDATURA A SINDACO NEL 2016?

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Maurizio Giannattasio per “il Corriere della Sera

 

pisapia e cinzia sasso foto riccardo schitopisapia e cinzia sasso foto riccardo schito

In tanti lo cercano, lo lusingano, gli chiedono consigli e disponibilità. Per primo, il premier Matteo Renzi che lo ospitò alla Leopolda nel 2013 e che poi gli offrì la poltrona di ministro della Repubblica. Seguono i poli della moda e del lusso mondiale. Armani, Prada, Ahmad Mohamed Al-Sayed. Per ultimo Diego Della Valle che nel caso di una «discesa in campo» lo vorrebbe nella sua squadra.

 

Ma l’unico che fino a ora è riuscito a convincere Andrea Guerra, ex amministratore delegato di Luxottica ad accettare un incarico dopo l’addio al colosso degli occhiali, è stato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: Guerra sarà il rappresentante del Comune nel consiglio di amministrazione dell’università Bocconi. 
 

I due si sono incontrati i primi di settembre a Palazzo Marino, casa del Comune, complice il capo di gabinetto del sindaco, Maurizio Baruffi, «leopoldiano» doc e renziano della prima ora. Una lunga chiacchierata su Expo, sullo sviluppo del Paese, sul made in Italy, sulla necessità di dare messaggi positivi.

Andrea Guerra Andrea Guerra

 

La scintilla tra il sindaco di sinistra e il manager dalle simpatie renziane è scoccata fulminea. Pisapia gli ha chiesto a bruciapelo: «Perché non ci dai una mano sulla città? Per noi il rapporto tra università e Milano è fondamentale. Così come è fondamentale valorizzare i giovani talenti».

 

L’occasione era lì a portata di mano: il bando per la nomina del rappresentante del Comune nel cda della Bocconi, università con cui Guerra ha intrattenuto lunghi e intensi rapporti quando era ad di Luxottica. L’azienda, a maggio, ha siglato una partnership con l’ateneo per finanziare un programma di borse di studio per i prossimi cinque anni, destinato a studenti universitari e post universitari. 
 

matteo renzi con i fan di one piecematteo renzi con i fan di one piece

Il manager quarantanovenne ha preso 24 ore di tempo e poi ha sciolto la riserva. Nei prossimi giorni arriverà l’investitura ufficiale. Anche se è evidente che non sarà l’incarico della vita (o come si dice in gergo un full time job), ma qualcosa di più simile a un servizio alla città che lo ospita da anni, in continuità con la «valorizzazione» dei giovani talenti ospitati dalle università italiane.

 

È il preambolo di una candidatura a sindaco di Milano nel 2016, quando Pisapia concluderà il suo mandato? Chi lo conosce bene sorride e scuote la testa: «Non è fatto per la politica. La politica richiede un altro carattere. Ha meno di 50 anni. In Inghilterra si dovrebbe ritirare. Per l’Italia è ancora molto giovane». A dire: Guerra non ha concluso la sua carriera manageriale e la politica è quanto di più lontano dalle sue corde. Ma oggi, quando Pisapia incontrerà Matteo Renzi a Milano per questioni legate a Expo, chissà se resisterà alla tentazione di lanciargli una frecciatina: «Tu ci hai provato, io ci sono riuscito». 
 

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