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ALLA FARNESINA LAPO PISTELLI AVEVA LE DELEGHE SULLE “POLITICHE AMBIENTALI ED ENERGETICHE”, TUTTI TEMI LEGATI A QUELL’ENI DOVE STA PLANANDO. IN BASE ALLA LEGGE AVREBBE DOVUTO STAR FERMO UN ANNO – DA VICEMINISTRO AGLI ESTERI, L’EX PADRINO POLITICO DI RENZI HA PARTECIPATO A INCONTRI SULL’ANGOLA E SUL QATAR, DOVE L'ENI HA FORTI INTERESSI

1.VICEMINISTRO IN CONFLITTO D’INTERESSI

Franco Bechis per “Libero quotidiano

 

lapo pistelli  john r  phillips  linda douglasslapo pistelli john r phillips linda douglass

Lapo Pistelli da ieri non è più viceministro degli Esteri italiano. Si è dimesso, fra poco si dimetterà anche da parlamentare, e dal primo luglio diventerà viceperesidente senior dell’Eni, con delega ai rapporti con gli azionisti e alla promozione del business internazionale. Lo ha annunciato lui stesso in un’intervista alla Stampa, dove ha raccontato di un’offerta fattagli dall’ad di Eni, Claudio Descalzi, su cui avrebbe riflettuto a lungo prima di accettarla e farla propria.

 

Ieri diluvio di complimenti di messaggi di addio e auguri per il nuovo incarico come il rito impone. Pistelli ha precisato che la sua è «una decisione personale, di cui ho parlato da tempo con il prmier ed ha a che vedere con una nuova stagione e dimensione della mia esperienza internazionale maturata nei molti anni passati nelle istituzioni».

lapo pistelli e meriam lapo pistelli e meriam

 

Renzi, che un tempo fu perfino assistente di Pistelli e che però ha perso per strada buona parte di quel legame affettivo, si è limitato a qualche parole di circostanza: «Rispetto la scelta di Lapo il cui contributo al lavoro dell’esecutivo è stato importante. Adesso gli dico buon lavoro, certo che saprà fare bene anche in questa nuova fase del suo impegno». Tutto bene quel che finisce così, naturalmente.

 

Ma qualche dubbio poi è nato. Lo stesso Pistelli la scorsa legislatura fu firmatario di una proposta di legge sul conflitto di interessi che prevedeva regole assai severe anche per un’uscita professionale dalla compagine governativa. Senza ricorrere a quel testo che poi non divenne legge, è in vigore la Frattini del 2004. Che al comma 4 dell’articolo 2 estende per 12 mesi le incompatibilità previste per chiunque assuma un incarico di governo.

MERIAM LAPO PISTELLIMERIAM LAPO PISTELLI

 

E fra queste c’è sia un incarico in una società pubblica o privata che dipenda o lavori prevalentemente negli stessi settori di competenza di un ministero in cui si arrivi o da cui si parta. Pistelli lo sapeva, tanto da avere chiesto all’antitrust un parere preventivo. Finora l’autorità che dovrebbe fare rispettare la legge sul conflitto di interesse ha fatto scelte contraddittorie, a seconda dell’ok da dare. Hanno negato semplici consulenze, ma consentito il passaggio di Gianni De Gennaro alla guida di Finmeccanica da sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti.

 

A Pistelli hanno fornito un via libera sulla base degli elementi in possesso dell’Antitrust, convinti pure che «in ogni caso eventuali residui elementi di connessione non potrebbero assumere il carattere della prevalenza richiesto alla disciplina richiamata in precedenza».

Lapo Pistelli Lapo Pistelli

 

L’ok si è basato su due assunti: che il viceministro degli Esteri non aveva poteri regolatori e amministrativi su Eni, e che «dalle informazioni in possesso non si ha evidenza di rapporti giuridici ed economici costituiti nell’ambito delle attribuzioni svolte dal richiedente con le società del gruppo Eni nel periodo in cui è stato svolto l’incarico di governo». I dubbi sono proprio qui, perchè molti altri elementi fanno pensare invece che il conflitto di interessi esista. Pistelli aveva delega proprio sulle «politiche ambientali ed energetiche», quindi su temi connessi all’Eni.

 

Matteo Renzi e il rivale Lapo PistelliMatteo Renzi e il rivale Lapo Pistelli

Da lui dipendeva la direzione generale sulla mondializzazione che ha firmato un accordo di collaborazione con Eni che ha distaccato al ministero il suo dirigente generale Giuseppe Ceccarini. Elementi che avrebbero dovuto fare dire di no (ci sono lettere che provano gli stretti rapporti fra Mae ed Eni). Ma il conflitto di interessi può valere per tutti meno che per un esponente del Pd...

 

 

2.PISTELLI SI E’ SISTEMATO: PASSA DA VICEMINISTRO A SUPERMANAGER ENI

Fabrizio Ravoni per “il Giornale

 

Lapo Pistelli lascia il governo. Si è dimesso da viceministro degli Esteri. Va all'Eni. E «fra poche settimane - annuncia la presidenza del Consiglio - ricoprirà l'incarico di senior vice president con funzioni di stakeholder relation for business development support».

Descalzi ScaroniDescalzi Scaroni


A La Stampa confida: «A 51 anni si può cambiare vita». E, secondo alcuni maligni del Pd, anche iniziare a lavorare; visto che ricopre incarichi politici da quando aveva 23 anni.


Un passaggio abbastanza a sorpresa, benché nell'aria da tempo visti i rapporti non proprio idilliaci tra Pistelli e Renzi. Dopo il passaggio di Federica Mogherini a Bruxelles, Pistelli aveva a lungo sperato di poter diventare ministro degli Esteri, vista la buona conoscenza della lingua inglese. Invece, il premier gli ha preferito Gentiloni. E da quel momento, Pistelli ha iniziato a cercare una soluzione all'esterno del governo.


Ed è venuta dall'Eni. Tra l'altro, sia Pistelli sia l'azienda energetica - prima di predisporre il contratto - avevano avviato contatti con l'Antitrust. E da questi contatti è arrivata luce verde per il nuovo ruolo di Pistelli. Come dimostrato dalla lettera del segretario generale dell'Antitrust dell'11 giugno scorso.

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Qualche dubbio che ciò potesse avvenire, c'era. Da qui le proteste di Maurizio Gasparri, che aveva invocato l'intervento del presidente dell'Antitrust, Pitruzzella (ex collaboratore di Fini) pur di bloccare la nomina. La legge 215 del 2004 infatti introduce l'incompatibilità per dodici mesi per i «titolari di cariche di governo» ad assumere incarichi «in enti di diritto pubblico, anche economici, nonchè in società aventi fini di lucro che operino prevalentemente in settori connessi con la carica ricoperta».


Da viceministro agli Esteri, lo stesso Pistelli - poco più di un anno fa - diceva alla tavola rotonda Italia-Angola organizzata alla Farnesina: «L'Eni è presente in Angola dal 1980 e, con una produzione di 87mila barili al giorno di petrolio, dimostra quanto l'Italia abbia partecipato al decollo dell'economia angolana». 

RENZI DE GENNARO RENZI DE GENNARO


E qualche mese dopo, durante una visita in Qatar, un comunicato degli Esteri sottolineava come «una parte significativa» della visita di Pistelli era destinata a «sostenere il contributo del nostro sistema Paese ai grandi progetti di Doha per infrastrutture, trasporti e petrolchimico».

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Simili interventi da viceministro degli Esteri a sostegno dell'Eni non sono stati giudicati causa di incompatibilità da parte dell'Antitrust per il passaggio di Pistelli dal governo alla compagnia energetica nazionale. Eppure, in passato l'Autorità per la concorrenza ha bocciato trasferimenti di ministri dal governo alle aziende pubbliche perché non era trascorso l'anno sabbatico previsto dalla legge.

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All'Eni Pistelli andrà a collaborare direttamente con l'amministratore delegato Claudio Descalzi. Tecnicamente, farà parte della sua «prima linea». E verosimilmente dovrà provvedere a una redistribuzione delle deleghe con Pasquale Salzano, responsabile degli Affari istituzionali del Cane a sei zampe e con un passato da diplomatico che lo ha portato a essere il capo della Struttura di missione della presidenza del Consiglio per il G8 dell'Aquila prima di sospendere l'attività diplomatica per trasferirsi all'Eni.


E Pier Luigi Bersani, in un tweet commenta: «Bel colpo per l'Eni». Ma c'è chi, dentro il Pd, intravede nella formula usata dall'ex segretario una buona dose di ironia.