''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO…
“CI VORRANNO DAI 5 AI 10 ANNI PER SOSTITUIRE LA CINA SULLE TERRE RARE” – IL POLITOLOGO IAN BREMMER FA LA RADIOGRAFIA ALL’INTESA TRA WASHINGTON E PECHINO: “L’ACCORDO SU TIKTOK STA A CUORE A TRUMP: VUOLE PRENDERE IL CONTROLLO, PRIMA DELLE ELEZIONI, DELL’ALGORITMO COL QUALE SI POSSONO INFLUENZARE DECINE DI MILIONI DI GIOVANI ELETTORI. SU TAIWAN TRUMP POTREBBE DIRE CHE WASHINGTON SI OPPONE ALL’INDIPENDENZA MA NON ANDRÀ OLTRE – XI JINPING VUOLE CHE QUELLA GUERRA IN UCRAINA FINISCA MA NON CONCEDERÀ NULLA DI SOSTANZIALE: LA CINA HA MENO ALLEATI DEGLI USA E SE LI TIENE STRETTI. SE ABBANDONASSE MOSCA MANDEREBBE UN PESSIMO SEGNALE AGLI ALTRI AMICI - TRUMP ATTACCHERÀ IL VENEZUELA SIA PER LA DROGA CHE PER FRENARE LE INFLUENZE CINESI E RUSSE: SPERA CHE, INCALZATI DA UN INTERVENTO USA, SIANO GLI STESSI MILITARI A ROVESCIARE IL REGIME DI MADURO”
Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
«Quella che Donald Trump e Xi Jinping raggiungeranno, stando alle anticipazioni del ministro del Tesoro, Scott Bessent, sarà un’intesa significativa, ma non un grand bargain.
E non sarà un accordo permanente: per adesso niente superdazi, e niente licenze d’esportazioni che ostacolano la vendita di terre rare cinesi alle imprese americane. E una soluzione per TikTok: Trump ci tiene molto. Xi non farà, invece, concessioni sull’Ucraina: vuole la fine della guerra ma non prenderà le distanze da Mosca. E continuerà ad acquistare petrolio russo».
Ian Bremmer […] a Pechino avevano spiegato al politologo fondatore di Eurasia che l’irrigidimento del governo nei negoziati era la risposta, oltre che agli extradazi minacciati da Trump, ai pedaggi imposti alle navi cinesi che entrano nei porti Usa e anche all’estensione dei controlli all’export americano verso la Cina: il Bureau of Industry and Security aveva varato una “50% rule” che secondo Pechino limiterebbe l’export di 12 mila imprese (Washington parla, invece, di poche centinaia).
Ostacoli spazzati via da Bessent?
«Alcuni eliminati, alcuni accantonati. Tra l’altro la “50% rule”, decisa poco prima dello shutdown del governo federale, potrebbe essere opera di un funzionario non di alto rango.
DONALD TRUMP XI JINPING - TIKTOK
Ma i cinesi, convinti che Trump decida tutto, non ci credevano. Comunque ora l’ostacolo è stato rimosso […]».
Niente dazi aggiuntivi del 100% ma sulle terre rare pare che, anziché eliminare i freni all’export, i cinesi rinviino solo di un anno la loro attivazione. Non serve più tempo all’America per creare una catena di fornitura di questi minerali strategici?
«Certo, non è solo un problema di estrazione: bisogna anche saper processare questi materiali. Oggi lo fanno quasi solo i cinesi. Ci vorranno dai 5 ai 10 anni per arrivare a sostituirli. Pechino ha il coltello dalla parte del manico e lo sfrutta. Trump aveva sottovalutato il leverage cinese. Ora ha capito e ne prende atto. Accetta accordi provvisori, da rinnovare in futuro, anche perché la Cina può tirare fuori altre armi, come la farmaceutica».
Verrà firmata l’intesa su TikTok?
«Sì, sta molto a cuore a Trump: prendere il controllo, prima delle elezioni, più che della maggioranza della società, dell’algoritmo col quale si possono influenzare decine di milioni di giovani elettori. E lui sa come muoversi nelle reti sociali: ha la sua Truth Social, e Meta-Facebook si è avvicinata a lui».
Gli alleati degli Usa in Estremo Oriente temono che […] Trump possa fare accordi economici che vanno a scapito della sicurezza dei suoi partner. Guai in vista per Taiwan?
«Xi sa di non poter ottenere molto su questo fronte […] Su Taiwan per i cinesi chiederanno come minimo che venga riaffermato l’impegno Usa per la one China policy , la cosiddetta ambiguità strategica. Trump andrà oltre? Non so. Potrebbe dire che Washington si oppone all’indipendenza di Taiwan. […] Non credo andrà oltre».
Chiederà, però a Pechino di premere su Putin per l’Ucraina. Stop all’acquisto di petrolio russo?
«Xi vuole che quella guerra finisca […] ma non concederà nulla di sostanziale: la Cina ha meno alleati degli Usa e se li tiene stretti. Se abbandonasse Mosca manderebbe un pessimo segnale agli altri amici. E continuerà a rifornirsi in Russia».
Trump attaccherà il Venezuela? Il Congresso proverà a fermarlo?
«Sì attaccherà. Per la droga e anche per frenare le influenze cinesi e russe. […] Eliminare Maduro non è facile, non si sa dove sia. Trump spera che, incalzati da un intervento Usa, siano gli stessi militari a rovesciare il regime di Caracas».
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