DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “la Stampa”
A poche ore dall'inizio dello sciopero il fronte dei benzinai ieri sera si è spaccato. Convocate in extremis dal ministro delle Imprese e del made in Italy nel tentativo di far revocare l'azione di protesta, le associazioni dei gestori prendono strade differenti: Faib Confesercenti apprezza le aperture del governo e decide di dimezzare la durata dello sciopero, Fegica e Figisc/Anisa tirano invece dritto giudicando insufficienti e tardive le modifiche proposte da Urso.
Giorgia Meloni, che lunedì aveva definito «buono» il contenuto del decreto, aggiungendo per questo che non era intenzione del governo fare passi indietro, aveva dato ad Urso un mandato ampio per trattare, chiedendogli però di mantenere fermi i capisaldi del provvedimento: l'esposizione del prezzo medio regionale e le sanzioni per chi non si adegua alle nuove misure.
Nel tentativo di sbloccare la situazione, ieri il titolare del Mimit ha così proposto innanzitutto di ridurre le multe, passando da un minimo di 500 ad un massimo di 6.000 euro ad un range compreso tra 200 e 800 euro. Quindi ha offerto un compromesso sull'esposizione del prezzo medio, eliminando il cartello differenziale tra self e servito e prevedendo invece di indicare solamente un prezzo medio regionale. Sul tavolo ha poi messo anche la possibilità di comunicare le variazioni dei prezzi ogni 15 giorni (e non ogni 7). […]
La risposta delle tre sigle sindacali, che al posto dei cartelli propongono di introdurre un Qrcode che rimanda all'Osservaprezzi del ministero, non è stata immediata. […] Dopo un pomeriggio che ha visto molti automobilisti in coda un po' in tutte le città per fare l'ultimo pieno prima del blocco, alle 19 di ieri sera è dunque scattata la protesta che interessa anche i self service e che per gli associati a Fegica e Figisc terminerà alle 19 di dopodomani (le 22 in autostrada).
Per la Faib lo sciopero dovrebbe invece durare un solo giorno, questione che sarà posta al resto della categoria in occasione dell'assemblea dei gruppi dirigenti che si tiene stamattina alla sala Capranichetta a Roma. Caustico il commento del leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte che definisce «maldestra» l'operazione del governo che prova «a correggere il tiro con i benzinai alle prese con lo sciopero. È solo l'ennesima giravolta di Giorgia Meloni - ha scritto su Twitter -. Le uniche certezze sono caro carburante, disagi e code».
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