ilaria salis matteo salvini e antonio tajani

PRESTO, PORTATE I SALIS AL CENTRODESTRA! – VOLANO STRACCI TRA SALVINI E TAJANI, DOPO CHE L’EUROCAMERA HA RESPINTO PER UN SOLO VOTO LA REVOCA DELL’IMMUNITA ALLA “CACCIATRICE DI NAZISTI” – IL LEADER LEGHISTA PUNTA IL DITO CONTRO FORZA ITALIA: “QUALCUNO CHE SI DICE DI CENTRODESTRA CON IL TRUCCHETTO DEL VOTO SEGRETO VOTA PER SALVARE LA SIGNORA SALIS DAL PROCESSO. VERGOGNA!” – QUEL MERLUZZONE DI TAJANI REPLICA PICCATO: “NON ACCETTO CALUNNIE E INSULTI”. E AFFONDA IL COLPO SUL RISULTATO DELLE REGIONALI: “SE SI USANO QUESTE PICCOLE COSE PER CERCARE QUALCHE VOTO IN PIÙ ALLA FINE POI I VOTI SI PERDONO, LO ABBIAMO VISTO NELLE MARCHE, IN VAL D'AOSTA, IN CALABRIA. FORZA ITALIA OGGI È LA SECONDA FORZA DEL CENTRODESTRA...”

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Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”

 

matteo salvini antonio tajani

Scambi di accuse, recriminazioni reciproche, caccia ai cosiddetti «traditori» o «franchi tiratori». Nel centrodestra scoppia una nuova lite, via social e non solo, dopo che il Parlamento europeo ha confermato l'immunità per l'eurodeputata di Avs, Ilaria Salis, accusata dall'Ungheria di Viktor Orbán di violenze e lesioni per aver partecipato a un'aggressione a militanti neonazisti nel febbraio del 2023 a Budapest.

 

[...] Matteo Salvini scatena la sua rabbia contro in Partito popolare europeo e in particolare contro Forza Italia, contro qualcuno che «si dice di centrodestra» ma «con il trucchetto del voto segreto, richiesto dai gruppi di sinistra, vota per salvare la signora Salis dal processo. Vergogna!».

 

ilaria salis dopo il voto del parlamento europeo sulla sua immunità

[..] Il vicepremier azzurro Antonio Tajani, già finito sotto l'attacco degli alleati quando a settembre scorso aveva detto che non gli risultava che Salis fosse una terrorista, ora risponde piccato: «Non accetto calunnie e insulti». E rifiuta accuse di tradimento e di doppiogiochismo legate ai suoi otto eurodeputati.

 

Poi al dito puntato contro, replica con un dito nell'occhio a Salvini, quando il crollo delle liste leghiste alle elezioni regioni brucia ancora in via Bellerio: «Se si usano queste piccole cose per cercare qualche voto in più alla fine poi i voti si perdono, lo abbiamo visto nelle Marche, in Val d'Aosta, in Calabria...».

 

matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani

E come se non bastasse: «Forza Italia oggi è la seconda forza del centrodestra, vuol dire che i cittadini credono a quello che diciamo noi». Nel merito del voto, il leader di FI si limita a dire che «la nostra posizione era chiara». Quindi votare, come da indicazione del Partito popolare europeo, per la revoca dell'immunità parlamentare di Salis.

 

Salvini non ci crede e insiste: «Se mancano alcune decine di voti nel cosiddetto centrodestra, qualcuno di nascosto ha mancato di parola». L'eurodeputato della Lega Raffaele Stancanelli, membro supplente della commissione giuridica, per colpire gli azzurri tira fuori il pallottoliere. Secondo lui, sarebbero stati 30-40 gli eurodeputati Popolari che non hanno seguito l'indicazione del gruppo di votare per la revoca dell'immunità.

 

carlo fidanza

La tensione è tale che le accuse, con il passare delle ore, al grido di «Chi ha salvato Salis?», si intrecciano. Per l'eurodeputato azzurro Flavio Tosi, sono stati i Patrioti, quindi il gruppo della Lega, ad aver giocato a favore dell'immunità di Salis, dato che nel gruppo si sono registrate molte assenze, il «18% dei suoi componenti, tra cui un italiano», Aldo Patriciello. Assente, spiegano i leghisti, per motivi di salute.

 

Nella bagarre ce ne è anche per Fratelli d'Italia, sospettata di aver votato, nel segreto dell'urna, a favore del mantenimento dell'immunità, così da evitare che il governo italiano si dovesse trovare nella posizione di riconsegnare l'eurodeputata di Avs all'Ungheria con tutti i problemi che questo avrebbe comportato.

 

MATTEO SALVINI - ANTONIO TAJANI

Ma il capodelegazione di Fratelli d'Italia, Carlo Fidanza, respinge con fermezza questi «retropensieri» e queste «ricostruzioni». E per rendere più forte il concetto, parlando a Strasburgo, sostiene che «ci sono dei principi superiori che devono essere perseguiti. In questo caso lo Stato di diritto e le regole di questo Parlamento dicevano che bisognava revocare l'immunità e che si sarebbe dovuto andare a un legittimo e giusto processo in Ungheria». [...]

 

Il partito maggiore indiziato resta comunque quello di Tajani. L'eurodeputato e vicesegretario leghista Raffaele Stancanelli, racconta che stando «alle dichiarazioni del capogruppo di FI e dei parlamentari avrebbero votato secondo coscienza. Due più due fa quattro».

 

ilaria salis alla manifestazione contro il riarmo a roma foto lapresse

[...] Ma la polemica non si placa, i leghisti intervengono in batteria. Salvini vuol riconquistare terreno cavalcando la vicenda Salis contro Tajani, difeso dal suo vice Stefano Benigni: «Il voto è segreto, ci accusano di tradimento come se avessero la bacchetta magica. E chi sono loro, Maga Magò?».