DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per corriere.it
Il decreto che consentirà soltanto ai vaccinati e ai guariti di ottenere il «super green pass» per frequentare le attività sociali, ricreative e culturali potrebbe entrare in vigore la prossima settimana, forse già lunedì 29 novembre, al massimo il 6 dicembre. Adesso Mario Draghi vuole correre e valuta l’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine.
Anche per il personale scolastico la decisione è matura, ma su questo il premier vuole un «approfondimento ulteriore». La scelta potrebbe essere rimandata a un successivo decreto sulla scuola da varare con il via libera al vaccino per i bambini dai 5 agli 11 anni, che arriverà dopo il sì dell’Aifa e sarà facoltativo.
La cabina di regia
Oggi a Palazzo Chigi il premier riunirà la cabina di regia politica per sciogliere gli ultimi nodi. Nell’agenda della giornata decisiva c’è un nuovo confronto con i presidenti delle Regioni e c’è il Consiglio dei ministri per il via libera, che dovrebbe essere unanime. La Lega si è ricompattata sulla linea di Massimiliano Fedriga e dei governatori del Nord e anche Matteo Salvini si è rassegnato ad approvare la stretta.
in fila per il controllo green pass
Il decreto
L’impianto è pronto, l’obiettivo è dichiarato. Per evitare le chiusure di attività e imprese nelle prossime settimane e durante le festività natalizie, anche l’Italia, così come altri Stati europei, decide di escludere dalle attività ricreative chi ha scelto di non immunizzarsi. Di fronte a una risalita veloce della curva epidemiologica, che senza la soluzione del super green pass provocherebbe nuove limitazioni per tutti gli italiani, si sceglie di imporre divieti soltanto ai no vax. La decisione cruciale da prendere è se lo stop per le persone non immunizzate debba scattare in tutta l’Italia indistintamente, già dalla zona bianca, oppure solo a partire dalla fascia di rischio gialla.
Zona bianca o zona gialla
manifestanti no green pass a roma 6
Per Fedriga, Fontana e Zaia la distinzione tra super green pass e certificato verde ottenuto con il tampone deve partire solo quando un territorio vede peggiorare i dati ospedalieri e cambia colore. Secondo gli altri presidenti, le restrizioni dovrebbero scattare già in zona bianca. Decisiva sarà la posizione di Draghi, che a quanto trapela preferirebbe una maggiore gradualità, quindi zona gialla.
Il tampone
Per andare a lavorare basterà il tampone negativo molecolare o antigenico.
La lista dei divieti
Si impedirà ai non vaccinati di frequentare bar, ristoranti, cinema, teatri, stadi e palazzetti sportivi, piscine e palestre, impianti sciistici, discoteche e sale gioco.
Alberghi
In vista delle vacanze natalizie il governo è pronto a imporre il green pass ai clienti degli alberghi.
Discoteche
In fascia gialla scatta la chiusura delle discoteche e i gestori sono già pronti a nuove proteste. Il governo potrebbe cambiare la norma e prevedere che i locali da ballo, con il super green pass, restino aperti anche in fascia gialla.
Obbligo vaccinale
A Palazzo Chigi si valuta anche la questione, delicatissima, dell’obbligo vaccinale generalizzato. Draghi è cauto, se non contrario. Per ragioni giuridiche: tanti costituzionalisti coltivano dubbi. Per motivi politici: Salvini farebbe le barricate, Renzi non è favorevole e anche nel Pd non tutti sono d’accordo. Poi perché il premier non ritiene che la situazione sanitaria italiana richieda una misura così estrema, che impatterebbe pesantemente sul mondo del lavoro con conseguenze difficili da gestire.
Durata del green pass
La validità del green pass dovrebbe diminuire a 9 mesi ma la parola definitiva dovrà darla il Cts convocato oggi alle 13.
Terza dose
Con una circolare il ministro della Salute ha accorciato i tempi per la terza dose, che si potrà fare 5 mesi dopo la seconda. Il governo è pronto a far cadere le limitazioni per fasce, come chiedono i governatori, ma il via libera al richiamo per tutti non dovrebbe essere in questo decreto. Il testo conterrà invece l’obbligo i terza dose per i sanitari e i lavoratori delle Rsa. E l’obbligo per le forze dell’ordine.
Mascherine all’aperto
In cabina di regia si affronterà anche il tema del ritorno della mascherina all’aperto, ma a Palazzo Chigi sperano che la misura non sia necessaria.
Entrata in vigore
Molti governatori e il ministro della Salute Roberto Speranza spingono perché il decreto entri in vigore lunedì 29 novembre. La scelta sarà fatta con il generale Figliuolo tendo conto che molti hub sono stati chiusi.
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