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1.SCAJOLA: PROSEGUE PROCESSO, RICOSTRUITE FASI PERQUISIZIONI
(ANSA) - E' durata solo un'ora l'udienza davanti ai giudici del Tribunale di Reggio Calabria del processo che vede imputati l'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola e Chiara Rizzo, moglie dell'ex parlamentare di Fi Amedeo Matacena - latitante a Dubai - e nella quale avrebbe dovuto essere sentito il colonnello della Guardia di finanza Omar Pace, che lunedì si è ucciso sparandosi un colpo con la pistola d'ordinanza nel suo ufficio alla Dia dove era distaccato.
Gli imputati sono accusati di avere favorito la latitanza di Matacena - condannato a 3 anni per concorso esterno in associazione mafiosa - e di avere cercato di spostarlo da Dubai al Libano perché ritenuto, secondo l'accusa, un Paese dal quale è più difficile essere estradati. Prima dell'inizio dell'udienza il pm della Dda Giuseppe Lombardo, ricordando il colonnello Pace, ha detto che la testimonianza dell'ufficiale rappresentava un passaggio importante per l'accusa.
L'avv. Corrado Politi, legale di un altro imputato, Martino Politi, parlando a nome di tutti i difensori, ha espresso rammarico per la morte di Pace. La presidente del collegio Natina Pratticò ha disposto che il verbale dell'udienza sia inviato alla famiglia dell'ufficiale. In aula, per la Dia di Roma, si è presentato il capitano della Guardia di finanza Vincenzo Linella, che ha illustrato le procedure seguite all'atto del sequestro di atti e documenti effettuato da Pace il giorno dell'arresto di Scajola, l'8 maggio 2014.
Linella ha anche confermato la presenza tra il materiale sequestrato di un fax - che per investigatori ed inquirenti è stato scritto dall'ex presidente libanese Amin Gemayel - che secondo l'accusa dimostrerebbe l'interessamento di Scajola per favorire la latitanza di Matacena.
CHIARA RIZZO MATACENA E CLAUDIO SCAJOLA
L'ufficiale ha poi riferito che Chiara Rizzo aveva la disponibilità di un conto aperto dal marito presso la filiale del Banco di Napoli alla Camera. Successivamente è stata la volta di un ispettore della Dia di Genova che ha illustrato le fasi della perquisizione nello studio di Scajola ad Imperia. Il processo è stato quindi aggiornato al 15 aprile.
2.GIUSTIZIA: PM DDA REGGIO C., IO A VIBO? NON HO FATTO DOMANDA
(ANSA) - "Non so che dire, non so chi abbia interesse a simili notizie. Non ho fatto neppure la domanda ...". Così il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo ha commentato con i giornalisti una notizia uscita in questi giorni su alcuni organi di stampa secondo la quale sarebbe candidato al posto di Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia.
Lombardo, oggi impegnato nel processo a Claudio Scajola per i presunti aiuti alla latitanza dell'ex deputato di Fi Amedeo Matacena - condannato a 3 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e latitante a Dubai - è impegnato in alcune delle più rilevanti inchieste della Dda reggina contro le cosche più potenti della Calabria, come quelle De Stefano, Libri e Condello, e sui rapporti tra mafia e politica.
3.COLONNELLO DELLA FINANZA SI UCCIDE IL GIORNO PRIMA DI TESTIMONIARE CONTRO SCAJOLA
CHIARA RIZZO MATACENA CONSEGNATA ALLA POLIZIA ITALIANA AL CONFINE CON LA FRANCIA
Ieri avrebbe dovuto testimoniare al processo a Reggio Calabria in cui è imputato l’ex ministro imperiese Claudio Scajola, ma Omar Pace, colonnello della guardia di Finanza, si è ucciso sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza nel suo ufficio alla Dia, dove era distaccato.
Pace, secondo quanto si apprende, aveva fatto parte del pool di investigatori che aveva condotto, coordinato dalla Procura reggina, l’indagine nei confronti di Scajola (imputato per avere favorito la latitanza di Amedeo Matacena) e per questo domani avrebbe dovuto essere sentito dai giudici.
Quali siano i motivi per cui Pace si è sparato (secondo alcune fonti era caduto in depressione dopo avere perso in poco tempo due familiari molto stretti) è ora oggetto di un’indagine da parte della squadra Mobile della polizia di Roma: quel che si sa è che il colonnello, che aveva 47 anni, una moglie e due figli di 6 e 8 anni, è arrivato in ufficio attorno alle 6.30, ha chiuso la porta della sua stanza e si è sparato; in quel momento in ufficio non c’era nessuno, e a trovare il corpo è stato il suo collega di stanza, dopo avere aperto la porta con una chiave di riserva intorno alle 8.30.
Alla Dia, fino ad alcuni mesi fa, Pace guidava l’ufficio che si occupava dell’analisi delle segnalazioni sospette, ma nell’ambito di una riorganizzazione interna, il direttore della Direzione investigativa Antimafia, Nunzio Ferla, aveva disposto una serie di trasferimenti di uomini e di funzioni, che avevano interessato anche il colonnello: il suo ufficio era stato spostato dal secondo al primo reparto e lui trasferito alla sezione Antiriciclaggio, un incarico che Pace non aveva “digerito”, tanto che aveva chiesto rapporto al comando generale della guardia di Finanza per presentare le dimissioni.
Schermata alle
matacena amedeo
CHIARA RIZZO AMEDEO MATACENA
L’ultima volta che si era affrontata la vicenda era stato venerdì scorso, quando in una riunione il direttore aveva riconfermato i trasferimenti.
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