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1 - ELEZIONI: VENDOLA, NON BASTERANNO ALLEANZE POSTICCE
(ANSA) - "Tutti ci dicevano di guardare Monti. Monti è uno sconfitto. Grillo è il vero vincitore delle elezioni. Non basteranno alleanze posticce". Lo ha detto Nichi Vendola su Twitter.
2 - PDL PUGLIA, SUCCESSO ANCHE GRAZIE A VENDOLA
(ANSA) - "Non c'édubbio che una mano ce l'abbiano anche data Vendola ed i suoi alleati che hanno rappresentato una Puglia tanto luccicante quanto inesistente": lo afferma in una nota Francesco Amoruso, coordinatore regionale del Pdl in Puglia commentando gli esiti del voto. Amoruso chiede al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel) e alla sua giunta di "restituire al popolo pugliese il mandato che le urne hanno tanto clamorosamente revocato".
"Nel nettissimo successo del centro-destra e del Pdl nella nostra Regione - afferma Amoruso - indubbiamente il ruolo principale è stato svolto dal traino inesauribile del nostro Presidente, dalla mobilitazione generosa dei nostri militanti e dalla saggezza antica del nostro Popolo, che ha confermato contro ogni previsione la sua collocazione politica naturale. A loro va il ringraziamento del Pdl pugliese, fiero di avere conseguito uno dei migliori risultati in assoluto tra tutte le Regioni italiane".
Ma, secondo Amoruso, una mano al Pdl è stata da da Vendola e dai suoi alleati "che hanno rappresentato una Puglia tanto luccicante quanto inesistente, a fronte di una condizione di degrado e di abbandono di cui i pugliesi pagano il prezzo sulla loro pelle e sono pertanto sempre più amaramente consapevoli, in termini tanto di lavoro quanto di servizi socio-ospedalieri ossia proprio sui fronti su cui più forte dovrebbe essere l'impegno di una sinistra di governo".
"Oggi - conclude Amoruso - l'esecutivo regionale, che avventatamente si aspettava una sorta di apoteosi popolare tant'é che era confluito baldanzosamente in massa nelle liste di riferimento, è invece ampiamente delegittimato da quello che non può non essere letto, con il Governatore e tanti assessori in ballo, come un solenne voto di sfiducia".
3 - VENDOLA AMMETTE IL FLOP: "NIENTE GOVERNISSIMO, C'Ã GRILLO"
Giovanna Casadio per "La Repubblica"
«Il governissimo sarebbe la più velenosa delle sciagure ». Nichi Vendola decide alla fine di tenere una conferenza stampa notturna, quando i dati sembrano essersi assestati e danno il centrosinistra una vittoria di misura alla Camera.
Per il leader di Sel sono ore di amarezza. Anche se "Sinistra ecologia e libertà ", il suo partito, sostiene che «la missione è compiuta». «Mi sia consentito di dire che in questa tempesta, in questo passaggio segnato da un autentico terremoto politico - spiega Vendola - noi come Sel abbiamo l'orgoglio di poter dire "missione compiuta": volevamo portare la sinistra in Parlamento e un'alleanza di centrosinistra al governo, in un paese stremato dalle politiche di austerity». Fatto.
Quale governo di centrosinistra possa nascere è però tutto da vedere. Sel è in una ininterrotta riunione dal primo pomeriggio, in cui si parla subito del cattivo risultato del Pd e del confronto indispensabile con i grillini in Parlamento.
«Penso che abbiamo di fronte un Parlamento che ha dentro di sé delle grandi incognite, ma il Parlamento serve perché ci si possa conoscere, parlare. E credo che nel vocabolario del Movimento 5Stelle ci sono tante parole che hanno a che fare con i dilemmi di questa epoca. Abbiamo il dovere del confronto e del confronto nel Parlamento con chi ha incarnato la forza di una domanda netta di cambiamento».
E poi il leader "rosso" si toglie i tanti sassi dalla scarpa: «C'è stata una campagna drogata, con interventi a gamba tesa di importanti gruppi imprenditoriali, con la presenza di mercati finanziari - dice - che hanno provato a fare venire al centrosinistra il torcicollo, guardando solo verso Monti e il centro di Monti. E intanto dall'altra parte nasceva un'onda radicale forte e robusta, di connessione tra politica e vita».
Quindi, niente governissimo, «doveroso» confronto con i grillini: «Grillo è un interlocutore necessario. L'Italia crepa e con il MoVimento 5Stelle è possibile una discussione feconda». Vendola sente Bersani al telefono. Dirà poi, che c'è un'assoluta identità con il segretario del Pd e che si può riassumere in una frase: «Ora tocca a noi».
Aggiunge: «La prima valutazione da noi fatta è che tocca a noi caricarci l'Italia con tutte le sue angosce. Questo strabismo della politica dei media, che inneggiava a Monti, era un rilievo montuoso che ci impediva di vedere il mare». Insomma, indica in Monti «il grande sconfitto, che ora cerca argomenti modesti, come tutti i rappresentanti della vecchia politica, per giustificare la sua irrilevanza».
Monti aveva picchiato duro contro Vendola, sostenendo di essere disponibile a una collaborazione con Bersani, a patto di scaricare il leader di Sel. Ma Monti non è in alcun modo il mazziere: «à stato lui un elemento di confusione», rincara il leader di Sel.
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