"OCCUPYSCAMPIA", UN’INVENZIONE MEDIATICA? - DOPO I CINQUE RECENTI OMICIDI DI CAMORRA, E’ NATO SU TWITTER IL MOVIMENTO "OCCUPYSCAMPIA", APPRODATO AL VOLO SUI GIORNALI - SE MAGISTRATURA E FORZE DELL’ORDINE SMORZANO IL CASO, GLI ORGANIZZATORI RILANCIANO: “QUI IMPERA LA PAURA” - GIUNTA CALDORO VERSO IL RIMPASTO?– DANIELA NUGNES IN POLE POSITION PER UN ASSESSORATO - GRANA IN VISTA PER LABOCETTA?...

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Carlo Tarallo per Dagospia

1 - L'hanno chiamato "OccupyScampia", il movimento promosso su twitter, rimbalzato in rete alla velocità della luce, approdato sui giornali. Il primo evento è in programma venerdì prossimo, 3 febbraio. L'onda anomala continua a ingrossarsi: le Vele di Scampia, quartiere di Napoli dove la camorra spadroneggia, il luogo scelto dai promotori della manifestazione.

OccupyScampia è nato per "opporsi al coprifuoco" che, secondo qualcuno, regna nel quartiere e nelle zone vicine, dal quartiere di Secondigliano al comune di Melito, imposto dal terrore provocato dai cinque morti ammazzati delle ultime settimane. Una faida tutta interna ai cosiddetti "scissionisti", secondo le forze dell'ordine e la magistratura: un "assestamento" interno al clan dopo l'arresto del boss Arcangelo Abete. Ma c'è un "ma".

Le voci di dentro degli investigatori in realtà tendono a non prendere troppo sul serio le denunce su questo benedetto coprifuoco. "Non c'è alcun coprifuoco in quella zona - racconta una divisa abituata a percorrere tutte le notti gli stradoni desolati che costeggiano le Vele - per il semplice fatto che lì non ci sono negozi o locali pubblici.

Gli esercizi commerciali si contano sulle dita di una mano e continuano a chiudere agli orari di sempre. La paura? Quella è comprensibile, c'è sempre stata e ci sarà fino a quando Scampia sarà terra di camorra e di spaccio. Ma la storia del coprifuoco è una classica bolla mediatica, anche se tutto ciò che tiene accesi i riflettori è positivo".

"Scampia non è solo camorra - aggiunge un altro addetto ai lavori - ma è un quartiere vitale, pieno di tantissime persone perbene, dove fioriscono associazioni anticlan, dove i giovani trovano nuovi punti di aggregazione. Piuttosto, le istituzioni dovrebbero capire che c'è bisogno di servizi, di attenzione, di una nuova vivibilità. Il coprifuoco?

Un'invenzione giornalistica. Le forze dell'ordine e la magistratura hanno effettuato molti arresti importanti, la pressione sui clan è più forte che mai. Poca gente a passeggio? Beh, ma avete idea di cosa è Scampia? Sono tutte strade di collegamento, enormi e desolate. Sarebbe come lamentarsi dello scarso passeggio a piedi sulla tangenziale...".

Fin qui gli "scettici"; e i promotori dell'iniziativa? "Non c'è il coprifuoco? Beh - commenta a Dago il giornalista Ciro Pellegrino, uno degli organizzatori dell'evento di venerdì - la lettura delle forze dell'ordine e della magistratura è ovviamente rispettabilissima. Ciò non toglie che basta girare di sera lungo le strade della periferia nord di Napoli per rendersi conto che qui impera la paura. L'iniziativa va nella direzione di tenere accesi i riflettori su questa realtà".

2. Giunta regionale verso il rimpasto: dopo il pressing del Pdl sul presidente Stefano Caldoro, arriva una dichiarazione di Gennaro Salvatore, capogruppo della lista "Caldoro Presidente" a dare il via libera ai cambi nell'esecutivo. "Il giudizio sull'operato della Giunta Caldoro è positivo e condiviso da tutti. Sono legittime - spiega Salvatore, considerato il politico in assoluto più vicino al Governatore - le richieste di maggior coinvolgimento dei gruppi consiliari di maggioranza nell'azione di governo. Il Presidente Caldoro - conclude Salvatore- saprà individuare tempi e modi per rafforzare le sinergie, capitalizzare il prezioso contributo dei tecnici da lui chiamati al lavoro, rafforzando complessivamente l'azione del governo regionale".

E i berluscones? Aspettano di vedere le carte: c'è chi è certo che Caldoro si limiterà a una redistribuzione delle deleghe (magari nominando assessore Daniela Nugnes) e chi invece prevede un ricambio più sostanzioso. Intanto, nuvole nere all'orizzonte per Amedeo Laboccetta: candidato a coordinatore cittadino del Pdl a Napoli, il parlamentare potrebbe vedere sfaldarsi la cordata che lo sostiene. In campo, a contendergli l'elezione, potrebbe essere schierato il giovane Fabio Chiosi, sul quale si compatterebbe un'area che va dall'attuale coordinatore Marcello Taglialatela al vicecommissario regionale, l'ex ministro Mario Landolfi.

 

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