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QUANTO SARÀ INSTABILE LA PROSSIMA LEGISLATURA? – SORGI: “SE MELONI E FRATELLI D'ITALIA DOVESSERO VINCERE A SCAPITO DEGLI ALLEATI, TAGLIANDO LE PERCENTUALI DI LEGA E FORZA ITALIA, NEL CARROCCIO SI APRIREBBE UNA RESA DEI CONTI INTERNA DESTINATA A RIPERCUOTERSI SULLE SORTI DEL GOVERNO. ALLO STESSO MODO, SE NEL CENTROSINISTRA IL RISULTATO DEL PD DOVESSE ESSERE INSUFFICIENTE, A FRONTE DI UNA BUONA AFFERMAZIONE DELL'ALLEANZA SINISTRA ITALIANA-EUROPA VERDE, DI UN SUCCESSO DEL TERZO POLO E ANCOR DI PIÙ DI UNA RIMONTA OLTRE LE ASPETTATIVE DEI 5 STELLE, IL PANORAMA DELL'EX "CAMPO LARGO" NE RISULTEREBBE STRAVOLTO”
Marcello Sorgi per “la Stampa”
Se i risultati delle elezioni sono diventati scontati da quando è stato chiaro che solo il centrodestra è stato in grado di mettere insieme una coalizione, trovandosi a correre nei collegi senza quasi avversari, la classifica dei piazzamenti dei singoli partiti sarà interessante per capire se e quanto la prossima legislatura potrà essere più stabile di quella che s' è appena chiusa.
SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI
Prendiamo ad esempio il centrodestra. Se la vittoria annunciata dovesse essere più risicata del previsto al Senato - un timore che s' è riaffacciato nelle ultime ore per la rimonta 5 stelle -, l'avvio del nuovo governo risentirebbe delle difficoltà di cui hanno sofferto molti degli esecutivi degli ultimi vent' anni. E ancor di più questo potrebbe accadere se Meloni e Fratelli d'Italia dovessero vincere a scapito degli alleati, portando la coalizione a raccogliere la media dei suoi risultati migliori, ma tagliando le percentuali di Lega e Forza Italia.
Soprattutto nel primo dei due partiti si aprirebbe una resa dei conti interna destinata a ripercuotersi sulle sorti del governo. Allo stesso modo, se nel centrosinistra il risultato del Pd dovesse essere insufficiente, a fronte di una buona affermazione dell'alleanza Sinistra italiana-Europa verde, di un successo del Terzo Polo e ancor di più di una rimonta oltre le aspettative dei 5 stelle, il panorama dell'ex "campo largo" ne risulterebbe stravolto, con conseguenze imprevedibili sul presente e sul futuro dei singoli componenti dell'alleanza finita.
SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI
Il Pd, oltre a rimettere in discussione la leadership di Letta, avrebbe il problema di ripensare la strategia che negli ultimi undici anni lo ha visto rimediare alle sconfitte entrando nei governi di unità nazionale o partecipando a compagini, come il Conte 2, uscite da svolte di metà legislatura. Il Terzo Polo avrebbe più opzioni strategiche, ma anche il problema di tenere d'accordo Calenda e Renzi.
Quanto al Movimento, ridisegnato da Conte come un partito di sinistra con una radicale agenda sociale, dal reddito di cittadinanza in poi, diventerebbe una calamita per la sinistra Pd convinta che la causa principale della sconfitta possa essere stata la scelta di apparire solo "il partito della stabilità", senza un progetto alternativo a quello del "governo del banchiere".
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