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‘QUEL BIANCHI È UN BACCALÀ, NON FUNZIONA’ - COSÌ ROMEO PARLAVA DELL’AVVOCATO DEL GIGLIO MAGICO ALBERTO BIANCHI: IL FINANZIAMENTO UFFICIALE ALLA FONDAZIONE DI RENZI NON AVREBBE PORTATO I RISULTATI SPERATI PER L’IMPRENDITORE, CHE SOTTOLINEA COME I PAGAMENTI CHE FUNZIONANO SONO QUELLI ‘SOTTO LA MATTONELLA’

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Carlo Tarallo per la Verità

 

ALFREDO ROMEOALFREDO ROMEO

Nell' informativa sul caso Consip, c' è un passaggio che riguarda Alberto Bianchi che fa sorridere. «Proprio riguardo alla dazione di denaro in contante», scrivono gli inquirenti, «che il Romeo ha sicuramente effettuato in favore del Tiziano Renzi, l' imprenditore napoletano si preoccupa di raccomandare che tale somma venga nascosta "sotto la mattonella", dolendosi, al riguardo, che il versamento di 60.000 euro che fece attraverso la sua società Isvafim alla fondazione Big Bang, oggi Open, presieduta da Alberto Bianchi e riconducibile a Matteo Renzi, non determinò alcun beneficio concreto in favore della sua azienda, a dispetto di quanto invece stava accadendo attraverso la dazione e pianificazione di dazioni di ingenti somme di denaro in contante e a nero: "solo che ho fatto il baccalà perché con quell' altro baccalà di Bianchi ho fatto tutto ufficiale, tutto registrato tutto quanto invece no secondo me non funziona. Sotto la mattonella perciò io avevo pensato a quella soluzione mi fa piacere che lui è prudente"».

alberto bianchi boschialberto bianchi boschi

 

Ma chi è, questo «baccalà» di Alberto Bianchi? Stiamo parlando di uno dei più influenti e ascoltati esponenti del Giglio magico di Matteo Renzi. L' avvocato, così lo chiamano, è il tesoriere di Matteo. Da presidente della Fondazione Open, raccoglie i finanziamenti destinati all' ex premier. È consulente esterno di Consip e nel 2014 è entrano nel consiglio d' amministrazione Enel. Ha 64 anni, non ha figli, è assai schivo, elegante e di poche parole.

 

ALBERTO BIANCHI ALBERTO BIANCHI

Esperto di diritto societario, Alberto Bianchi ha la politica e gli affari nel dna: suo padre Angiolo, democristiano doc, fu presidente della Cassa di risparmio di Pistoia. Alberto conosce Matteo Renzi attraverso un suo caro amico, Marco Carrai. L' ex Rottamatore ha una grandissima stima di Bianchi, e lo arruola subito nella sua cerchia di fedelissimi.

Bianchi conquista rapidamente la vetta della piramide renziana, e nel periodo del massimo splendore dell' ex premier diventa l' uomo più «corteggiato» dagli imprenditori italiani, interessati a stringere legami solidi col potere.

 

Alfredo Romeo 3Alfredo Romeo 3

Mentre le trattative politiche sono delegate a Luca Lotti, Bianchi s' interessa di nomine, poltrone, incarichi e cda. Meno Bianchi si fa vedere in giro, più la sua fama di chiave per entrare nelle grazie di Matteo si consolida.

 

Non è un caso che, ascoltato dai pm che indagano sul caso Consip, l' ex tesoriere del Pd campano, Alfredo Mazzei, l' uomo che ha parlato per primo alla Verità della cena romana tra Alfredo Romeo, Carlo Russo e Tiziano Renzi, ricordi una circostanza:

 

«Romeo», dice Mazzei, «mi ha spesso incalzato chiedendomi di poter incontrare o parlare con qualcuno che fosse vicino a Matteo Renzi, soprattutto quando quest' ultimo era premier in carica; ricordo che una volta mi trovavo a Roma in compagnia di Alberto Bianchi all' interno della Galleria Sordi e chiesi espressamente al Bianchi se potevo chiamare il Romeo e passarglielo in quanto il Romeo voleva lamentarsi con lui dell' ostilità in Consip. Bianchi acconsentì ed io gli passai il telefono».

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