
COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER…
E ANCHE QUESTA VOLTA, I SONDAGGISTI NON CI AVEVANO CAPITO UN CAZZO! – COME PER HILLARY NEL 2016, LE PREVISIONI SULL’ONDA BLU E SUL VANTAGGIO STRATOSFERICO DEI DEMOCRATICI SI SONO SCONTRATE CON LA REALTÀ DEL VOTO – “SLEEPY JOE” AVRÀ CONQUISTATO PIÙ VOTI POPOLARI DI QUALUNQUE PREDECESSORE E, SE ALLA FINE VINCERÀ DAVVERO, LO FARÀ CON MARGINI STRETTISSIMI E BATTAGLIE LEGALI LUNGHE E SANGUINOSE
Raffaella Menichini per “la Repubblica”
È un classico dei day after elettorali, da un decennio almeno: il tiro al sondaggista. Il conteggio negli Stati Uniti non è ancora terminato, ma alcuni elementi sembrano abbastanza delineati: l' Onda blu non c' è stata. Se Joe Biden si dovesse aggiudicare la Casa Bianca sarà con margini strettissimi e battaglie legali lunghe e sanguinose. Non doveva andare così, almeno stando alle previsioni.
Previsioni a cui nessun analista o politico diceva di dare troppo credito, scottati com' erano dallo shock della sconfitta di Hillary Clinton nel 2016. Per settimane i commentatori si sono cullati su numeri che davano John Biden con margini di vantaggio significativi in molti Stati chiave e nel voto popolare, tali da resistere anche a fluttuazioni di errore simili a quelli sofferti nel 2016.
A rafforzare questa convinzione è arrivata la valanga del voto postale e anticipato (oltre 100 milioni di voti prima del 3 novembre), individuato come un segno di mobilitazione per lo sfidante e la grande affluenza in generale: 160 milioni, mai così tanti dal 1900.
Prima lezione: Trump è riuscito a galvanizzare i suoi elettori in modo proporzionale a Biden, soprattutto nel giorno delle elezioni. Negli Stati chiave è andato oltre le aspettative quasi ovunque (tranne forse in Georgia e North Carolina dove il vantaggio di Biden è sempre stato dato per leggerissimo): in Florida, ad esempio, Biden veniva dato in vantaggio di 2-3 di punti. Trump sta vincendo di quasi 3,5 punti.
donald trump diventa una pignatta a new york
Uno "swing" molto superiore al margine di errore previsto di 3 punti. In altri casi i margini di Biden erano così ampi (fino a 8 punti in Wisconsin) che l' attribuzione era data quasi per scontata.
Che cos' è andato (di nuovo) storto? I sondaggisti avevano assicurato di aver ricalibrato i loro modelli sul livello di istruzione, dando più peso alla popolazione bianca priva di titoli di studio e su altri dati demografici non individuati nel 2016. In più, c' erano meno indecisi rispetto a quattro anni fa.
Il margine di errore forse è venuto dalla difficoltà di intercettare gli elettori di Trump (nessuno risponde più a interviste telefoniche, quelle online sono meno accessibili in certe aree e fasce di popolazione). Anche il massiccio ricorso al voto anticipato ha falsato i modelli. Ci sarà tempo per le analisi, fino alla prossima elezione. E fino al prossimo mantra: «Non fidiamoci dei sondaggi ».
joe biden 3
joe biden
donald trump a grand rapids michigan
DONALD TRUMP COME HITLER
quartier generale di joe biden
joe biden con alcuni sostenitori
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