L’IRA DELLA LEGA PER UNA RAGAZZA CHE DICE A UNA SCIMMIA: “DAI, SCHERZAVO QUANDO TI HO CHIAMATO CALDEROLI”

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Da Corriere.it

«Dai, scherzavo quando ti ho chiamato Calderoli», dice una ragazza a una scimmia. Questo il dialogo raffigurato in un manifesto attaccato fuori dall'ufficio di Sel in Comune a Bologna. All'attacco la Lega: «Ora le dimissioni dei quattro consiglieri comunali di Sel». Prima in città, poi la protesta arriva a Roma: «Chiediamo l'intervento immediato di Laura Boldrini e Nicola Vendola, massimi esponenti di Sel affinché i quattro consiglieri bolognesi non solo si dimettano ma siano anche espulsi dal partito», dicono i capogruppo della commissione giustizia di Camera e Senato della Lega Nord, Nicola Molteni e Erika Stefani.

LA LEGA: «EPISODIO GRAVISSIMO»
A chiedere le dimissioni è il leghista e consigliere regionale Manes Bernardini: «Un gravissimo episodio di razzismo al contrario che fa il paio col caso Garbin e dimostra come i ‘puritani' di Sel siano in realtà i più intolleranti della piazza politica. Il loro è autentico razzismo al contrario». E ancora: «Chiederemo oggi in consiglio comunale le dimissioni in tronco dei rappresentanti di Sel. È una vergogna che siedano ancora tra questi banchi».

Infine, Bernardini si rivolge al Pd: «Chiediamo al Pd e ai vertici nazionali di Sel di prendere immediatamente le distanze da questo inqualificabile gesto e di espellere, come fatto con Garbin, i quattro consiglieri, così da azzerare la presenza del partito tra i banchi consiliari».

«INTERVENGANO BOLDRINI E VENDOLA»
Ma il caso arriva presto a Roma. «Il Comune è la casa dei cittadini, della difesa del loro benessere e dei loro interessi non il parco giochi dei consiglieri di Sel che utilizzano le porte per affiggerci immagini di scherno a Calderoli - dichiarano i capogruppo della commissione giustizia di Camera e Senato della Lega Nord, Nicola Molteni e Erika Stefani - Si vergognino e la smettano di manifestare il loro razzismo al contrario.

Chiediamo l'intervento immediato di Laura Boldrini e Nicola Vendola, massimi esponenti di Sel affinchè i quattro consiglieri bolognesi di sinistra ecologia e libertà non solo si dimettano ma siano anche espulsi dal partito, oltre che per l'offesa a Calderoli anche perchè dimostrano di svolgere il loro incarico come momento di svago e non di tutela della cosa pubblica».

ZACCHIROLI VS LATORRE
La vignetta contro Roberto Calderoli appesa fuori dall'ufficio di Sel al Comune di Bologna scatena un botta e risposta su Twitter tra Pd e vendoliani. «Apre le danze» il consigliere comunale renziano Benedetto Zacchiroli: «Rispondere alla scemenza con la stessa arma non fa un bel servizio alla politica. Sel su questo è deprecabile (scritto in maiuscolo, ndr)», twitta Zacchiroli. Immediata la risposta di Cathy La Torre, capogruppo Sel a Palazzo d'Accursio: «Se contiamo la quantitá di cose su cui il Pd è deprecabile, combattere l'ignoranza con l'ironia mi sembra una delle minori».

Tocca a Zacchiroli: «Questa volta sei dalla parte del torto... anche Calderoli potrebbe dirti che era ironico. Parla con me e non del Pd. Su». Di nuovo La Torre: «Io non l'avevo neppure vista: siamo in tanti al gruppo. Ma è una vignetta di Articolo 21 e su Fb l'avevo trovata geniale. Ironia vs Lega». Zacchiroli non molla: «Non giustifica il fatto che sia ancora li. Siete un gruppo consigliare non la bacheca di Facebook... tutto qui».

 

 

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