CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE…
PATRIZIA DADDARIO E BERLU images
Giuliano Foschini per “la Repubblica”
C’è una data cerchiata in rosso nel calendario giudiziario di Silvio Berlusconi: 23 ottobre. Quel giorno a Bari comincerà un Ruby bis, una sfilata di ragazze che in un’aula di giustizia dovranno raccontare le “cene eleganti” che si svolgevano nelle residenze dell’ex premier. La richiesta di rinvio a giudizio presentata venerdì dal procuratore aggiunto Pasquale Drago è quindi soltanto uno dei tasselli del fronte caldo che l’ex Cavaliere dovrà affrontare in autunno a Bari.
Quello che i legali di Berlusconi temono di più è soprattutto il processo in corso a carico di Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore accusato di aver portato 26 ragazze a Palazzo Grazioli, Villa Certosa e Arcore. Per la Procura erano prostitute. Per Tarantini e Berlusconi semplici ragazze interessate a conoscere l’allora presidente del Consiglio e disponibili a passare una notte con lui.
Una circostanza, dicono i magistrati, smentita da intercettazioni telefoniche e dai comportamenti di Berlusconi: il leader di Forza Italia sapeva che fossero ragazze a pagamento tanto che lui stesso consegnava loro buste di denaro dopo le notti trascorse con lui. “Scabrose situazioni” le ha definite il gup Ambrogio Marrone, con le donne «considerate come oggetti di piacere da portare e, all’occorrenza, da prestarsi a vicenda».
Ora tutte quelle donne dovranno raccontare di quelle serate ai giudici della seconda sezione penale: le prime saranno il 23 ottobre Terry De Nicolò, Sonia Carpentone e Vanessa di Meglio. E dopo toccherà alle varie Patrizia D’Addario, Barbara Montereale o alle show girl Manuela Arcuri o Carolina Marconi. In aula sarà chiamato come testimone in questo processo anche Berlusconi.
E il suo non sarà un interrogatorio semplice: dovrà per la prima volta raccontare, per esempio, della serata sul lettone di Putin con Patrizia D’Addario e probabilmente rispondere di nuove intercettazioni telefoniche.
jqcrts21 carolina marconiterry DENICOLO
Molte conversazioni tra il Cavaliere e Tarantini erano state in fase preliminare coperte da omissis perché non penalmente rilevanti. Ora però il tribunale, per ragioni procedurali, ha chiesto a un perito la trascrizione integrale di una serie di telefonate dalle quali potrebbero emergere particolari politicamente molto imbarazzanti.
patrizia d addario PATRIZIA DADDARIO E BARBARA MONTEREALE daddario silvio-party a parigiDaddarioPATRIZIA DADDARIO
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