raggi pignatone

ALLA RAGGI NON RESTA CHE AFFIDARSI A PIGNATONE! - PRIMA DI REVOCARE LA NOMINA DI DE DOMINICIS AL BILANCIO LA SINDACA SI E’ CONSULTATA COL VERTICE DELLA PROCURA DI ROMA - SEMPRE PIU’ CRITICA LA SITUAZIONE GIUDIZIARIA PER L’ASSESSORE MURARO - APERTA INCHIESTA CONTRO IL PARLAMENTARE 5 STELLE VIGNAROLI

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

RAGGI 1RAGGI 1

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

Prima di revocare la nomina del nuovo assessore al Bilancio Raffaele De Dominicis, la sindaca si è consultata con il vertice della Procura di Roma. Procedura inusuale, soprattutto perché era stata proprio lei - nel videomessaggio di mercoledì - a prendere le distanze da «magistrati e giornali».

 

Invece, di fronte a una situazione giudiziaria che appare sempre più critica per l' assessore Paola Muraro, due giorni fa Virginia Raggi è entrata a piazzale Clodio per incontrare il capo dell' ufficio Giuseppe Pignatone e conoscere la posizione processuale dell' ex procuratore generale della corte dei conti che aveva scelto al posto di Marcello Minenna.

virginia raggi paola murarovirginia raggi paola muraro

 

Nuovi sviluppi giudiziari sono imminenti, la commissione d' inchiesta Ecomafie ha aperto un procedimento formale contro il parlamentare dei 5 Stelle Stefano Vignaroli per gli incontri segreti avuti alla fine di giugno per imporre all' Ama di utilizzare gli impianti del ras dei rifiuti Manlio Cerroni, nonostante fossero stati interdetti già da tempo. E anche adesso Muraro rischia la contestazione di nuove ipotesi di reato.


Il faccia a faccia

Quanto il clima sia teso lo dimostra quel che accade giovedì. Qualcuno avvisa il Campidoglio che De Dominicis sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per abuso d' ufficio. L' interessato a quanto pare nega, forse lo ignora. La sera precedente Raggi ha ratificato la sua nomina con un' ordinanza, capisce che una nuova tegola potrebbe determinare la fine della sua giunta.

RAGGI GRILLORAGGI GRILLO

 

E così, di fronte alla mancanza di conferme, decide di andare personalmente a piazzale Clodio. Le viene spiegato che non è lei a poter chiedere la posizione processuale di un' altra persona in base all' articolo 335. Le viene confermata soltanto l' esistenza di un fascicolo che non è più coperto dal segreto istruttorio. Si tratta di una denuncia contro De Dominicis presentata dal suo vice Guido Patti per cui era stata chiesta l' archiviazione.

 

 Il giudice l' ha negata ed è scattata l' iscrizione. Quanto basta alla sindaca per decidere di revocare il provvedimento che lei stessa aveva firmato - evidentemente senza svolgere verifiche - appena 24 ore prima. Anche se questo la espone a nuove critiche e interrogativi da parte di numerosi esponenti del Movimento: perché De Dominicis esce e Muraro rimane, nonostante dal punto di vista formale siano nella stessa situazione giudiziaria?
 

PIGNATONEPIGNATONE

Il caso Vignaroli

A questa domanda dovrà probabilmente dare risposta la prossima settimana, quando le indagini avviate entreranno in una fase cruciale. La commissione Ecomafia guidata da Alessandro Bratti, Pd, ha inviato una lettera alla presidenza della Camera per conoscere la procedura di convocazione in audizione di Stefano Vignaroli.

RAGGI MURARORAGGI MURARO

 

Sul suo conto è stata infatti avviata un' istruttoria per almeno due incontri segreti - avvenuti alla fine di giugno con il presidente di Ama Daniele Fortini, i rappresentanti della Colari (che gestisce gli impianti di Cerroni) e Muraro, nonostante questa non si fosse ancora insediata come assessore all' Ambiente - proprio per imporre alla municipalizzata di utilizzare proprio il tritovagliatore di Cerroni.
 

L' imbarazzo istituzionale è evidente visto che Vignaroli è vicepresidente di Ecomafia, ma anche perché non si capisce a che titolo abbia partecipato agli incontri. E anche Muraro dovrà spiegare come mai - prima di entrare in Campidoglio - era già così determinata a favorire la Colari.
 

La lettera di Muraro

VIRGINIA RAGGI E PAOLA MURAROVIRGINIA RAGGI E PAOLA MURARO

Agli atti dell' inchiesta c' è la lettera che il 26 luglio scorso, poco dopo essere stata nominata assessore, Muraro ha inviato a Fortini reiterando la richiesta. Il rifiuto era scontato, visto che esiste un' interdittiva antimafia sull' impianto. Ma questo evidentemente non ha fatto recedere l' assessore e alla fine Fortini ha deciso di dimettersi.

 

TAVERNA VIGNAROLI 2TAVERNA VIGNAROLI 2

Il sospetto dei magistrati è che ci fosse un patto tra Muraro e Cerroni per favorirlo e adesso si sta cercando l' eventuale contropartita. Sono stati acquisti gli atti compiuti in Ama nel ruolo di consulente, anche se a leggere gli incartamenti sembra che Muraro fosse stata equiparata a un dirigente e questo potrebbe far scattare nuove contestazioni nei suoi confronti.

 

virginia raggi paola murarovirginia raggi paola muraro

Anche tenendo conto che era la collaboratrice più fidata di Giovanni Fiscon, l' ex direttore generale ora imputato nel processo di «Mafia Capitale» insieme con l' ex presidente Franco Panzironi. Muraro è perito di parte in un altro processo contro Fiscon. I due hanno lo stesso difensore. I carabinieri del Noe sono stati incaricati di scoprire a chi paga tutte queste spese legali.