LA CRICCA IN BOLLETTA? - REGINA PROFETA, LA SOUBRETTE DEL SALARIA VILLAGE, HA BISOGNO DI SOLDI: “ANEMONE NON MI PAGA”

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Beatrice Borromeo per il "Fatto quotidiano"

Non finiscono più i guai di Regina Profeta, l'ex soubrette imputata per sfruttamento della prostituzione assieme agli altri protagonisti della cricca, i fratelli Diego e Daniele Anemone. E se la prossima udienza, prevista a fine estate, non la preoccupa affatto, a far disperare la bella brasiliana è un'altra questione: "Gli Anemone non mi pagano lo stipendio da anni. Mi hanno già rovinato la vita, tirandomi in mezzo a questa cricca, bruciandomi. E ora è da mesi che non vedo un euro".

Regina, lei lavora ancora al Salaria Sport Village, diventato celebre grazie a Guido
Bertolaso?
Certo, ci lavoro da otto anni e quel posto funziona proprio perché ci sono io: ogni weekend organizzo serate fantastiche, grazie a me arrivano oltre 600 persone a ballare la salsa.

Eppure non la pagano.
È incredibile. Nel 2011 e 2012 non mi hanno dato né tredicesima né quattordicesima, e quest'anno è stato un disastro: è da mesi che non versano quasi nulla. Mi devono decine di migliaia di euro. Il mio avvocato è preoccupato: "Regina, attenta che ti querelano", dice. Ma non ho paura perché dico la verità.

E che spiegazione le danno, i fratelli Anemone?
Dicono che non s'incassa più, ma è una bugia. Il Salaria è bellissimo, ed è sempre pieno di gente che viene a nuotare e a divertirsi in discoteca.

Non è che gli affari vanno a rilento da quando è esploso lo scandalo della Cricca?
Questa è la scusa ufficiale, ma è falsissimo! Già solo quello che organizzo io è una bomba: grazie a me vengono i calciatori della Roma, si esibiscono ballerini cubani bravissimi, ci si diverte proprio e il posto funziona alla grande . E allora perché non mi pagano? Mi sono arrivate solo un paio di tranche della mia busta paga, e molto più magre del dovuto.

E come fa?
Non ho più nulla. Io abito a Roma, e per arrivare al centro sportivo mi servono ogni giorno 5 euro per la benzina del motorino. Non ho nemmeno quelli. In più ho un figlio che ha avuto un trapianto di cuore di cui occuparmi: cosa devo fare? Sto anche prendendo antidepressivi. Questo è mobbing, è una cosa immorale.

Non ha pensato, da quando è iniziata l'inchiesta, di cercare un altro lavoro?
Sono stati gli Anemone a bruciarmi, a coinvolgermi, ma io non ho fatto nulla di male e non vedo perché dovrei andarmene. L'unica cosa che ho fatto è stata trovare una fisioterapista, e non sapevo nemmeno che fosse per Bertolaso.

Solo che, secondo l'accusa, la sua amica non si sarebbe limitata a fare un massaggio.
Ma figuriamoci! Dicono che c'era un preservativo in cabina, ma la realtà è che io contatto solo professionisti, e non c'entro nulla con storie sporche.

Andrà in tribunale, il 23 settembre, per l'udienza?
No, non ci sono mai andata. Io credo in Dio e nel mio avvocato e spero che il fatto non sussista. Sono onesta. Quindi sono tranquilla. Non sono mica come Nicole Minetti io, e infatti lei è piena di soldi e io non ho una lira.

Ha un piano B nel caso i suoi datori di lavoro continuassero a latitare?
Dopo 20 anni passati in Rai conosco artisti e cantanti. Ho il senso del ritmo. E ora che ci sono i Mondiali in Brasile, sto preparando un cd musicale per fare la colonna sonora. Penso che avrà successo, ma nel frattempo, cari Anemone, ridatemi i soldi che mi spettano.

 

 

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