‘LIBIAMO’ ENSEMBLE - INVECE DI SFANCULARE I FRANCESI, VERI COLPEVOLI CON SARKOZY DEL DISASTRO IN LIBIA, RENZI VA DA HOLLANDE A BANCIARE LA PANTOFOLA CHIEDENDO DI FARE “ASSE COMUNE” SU TRIPOLI - E INTANTO LA FRANCESE TOTAL SCIPPA LE CONCESSIONI PETROLIFERE ALL'ENI

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Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

manifestazione a parigi   hollande e renzimanifestazione a parigi hollande e renzi

«Grazie François, ce n’est qu’un début », dice Renzi a Hollande nel primo vertice italo-francese al quale partecipa, «questo è solo l’inizio». Il presidente del Consiglio italiano ricorda che Hollande è stato il primo capo di Stato a invitarlo dopo la nomina a capo del governo, un anno fa, e traccia un primo bilancio della collaborazione: «Oggi grazie all’azione comune di Francia e Italia la parola crescita è entrata nel vocabolario europeo: non è più una parolaccia, è anzi un obiettivo chiaro».

 

Francois Hollande e Matteo Renzi Francois Hollande e Matteo Renzi

La conferenza stampa dopo il summit è anche, come sempre negli ultimi anni, un esercizio di stile per sottolineare quanto eccellenti siano le relazioni tra le due «nazioni sorelle». Ma è vero che su ogni tema c’è identità di vedute tra Parigi e Roma. Nei primi mesi della presidenza Hollande in molti avevano ipotizzato un asse del Sud dell’Europa in funzione anti-tedesca: sgombrato il campo da quell’illusione, riaffermato in ogni occasione il rapporto speciale e irrinunciabile di Parigi con Berlino, Francia e Italia hanno comunque cercato di re-equilibrare la politica europea in favore della crescita (e non solo del rigore).

 

«La Francia rispetta sempre i suoi impegni, lo farà anche nei prossimi mesi e anni», ha detto François Hollande a proposito della soglia del 3 per cento (deficit/Pil) che continua a sfuggirgli: lunedì, secondo quanto scrive il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, Bruxelles potrebbe concedere altri tre anni supplementari alla Francia, che avrebbe così tempo fino al 2018 per rientrare nei parametri.

RENZI-HOLLANDERENZI-HOLLANDE

 

In attesa di quella decisione, i due leader ieri hanno sottolineato i passi avanti fatti dalle rispettive economie. «La politica economica dell’Europa ha cambiato direzione: è un grande risultato per il quale esprimo gratitudine a François — ha detto Renzi —. Oggi la situazione è positiva: ha smesso di piovere, ancora non c’è il sole ma vediamo le prime luci dell’arcobaleno».

 

Sulla Libia, «la Francia sostiene tutti gli sforzi dell’Italia affinché al livello più elevato, vale a dire l’Onu, si possa trovare soluzione al caos e quindi al terrorismo», ha detto Hollande. Renzi ha ricordato che «la Libia non è un problema italiano ma una priorità di tutta l’Europa».

 

Un’eventuale missione militare di peacekeeping non è all’ordine del giorno. L’obiettivo è semmai favorire un accordo delle fazioni libiche: «La pace in Libia la possono fare solo i libici, non la possiamo fare noi per loro», ha detto Renzi. Quanto al problema degli sbarchi, Hollande ha annunciato che è stato chiesto alla Ue «il rafforzamento della missione Triton».

RENZI, MERKEL, HOLLANDERENZI, MERKEL, HOLLANDE

 

Tra i sette accordi firmati ieri a Parigi, due riguardano la Tav Torino-Lione, «per la quale non ci sono più ostacoli», ha detto Hollande: via ai lavori per il tratto transfrontaliero, e presentazione all’Unione europea della richiesta di sovvenzione per il 40% dei costi sul periodo 2014-2020.

Cadavere di Gheddafi  Cadavere di Gheddafi

 

il corpo di gheddafi nell'ospedale di Sirte il corpo di gheddafi nell'ospedale di Sirte Cadavere di Gheddafi  Cadavere di Gheddafi