renzi e boschi nel presepe

DE-ALFANIZZIAMOCI! RENZI TRASFORMA BOSCHI IN UNA VICEPREMIER DI FATTO PER TOGLIERE A NCD LE ULTIME BRICIOLE DI POTERE - DOPO LA SCONFITTA IN LIGURA, IL RIMPASTONE PER UN MONOCOLORE PD È STATO ACCANTONATO

Leopoldo Mattei per “il Foglio”

 

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All’interno dei nuovi equilibri del mondo della Leopolda ci sono due partite importanti aperte dal presidente del Consiglio per provare a mettere a punto la macchina del governo e quella di Palazzo Chigi. La prima riguarda il partito e gli ingranaggi che verranno messo in movimento da Renzi girano attorno a tre profili: quello di Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con ampie deleghe sul partito; quello di Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd con ampie deleghe sul gruppo parlamentare; e quello di Ettore Rosato, che da tempo è diventato il vero braccio destro parlamentare del braccio destro di Renzi, ovvero ancora Luca Lotti.

 

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Sul fronte partito ci saranno alcuni spostamenti e alcuni rimescolamenti ma dal punto di vista mediatico la novità vera di questi giorni è che Renzi ha scelto di rinnovare l’immagine del governo, provando come dicono a Palazzo Chigi a “de-alfanizzarlo il più possibile”, trasformando di fatto Maria Elena Boschi nella vicepremier di questo governo. Renzi, nelle settimane scorse, aveva addirittura pensato di promuoverla ufficialmente vice premier, poi ha frenato: “Rischierei di bruciarla”.

 

E poi chi glielo avrebbe detto al ministro Angelino Alfano? Il suo mini partito, Ncd, ha sì ribadito alle regionali percentuali da prefisso telefonico, ma comunque comanda una pattuglia decisiva di parlamentari. Una anomalia che il premier non sopporta, tanto che aveva già preparato un piano per trasformare il governo in un quasi monocolore Pd. Un piano, con tanto di mappa delle circa venti poltrone da riempire o sostituire (pubblicata sul Foglio del 22 maggio), che però è parzialmente saltato dallo scivolone in Liguria.

 

matteo renzi maria elena boschimatteo renzi maria elena boschi

Niente più rimpasto hard a Palazzo Chigi, quindi, ma una soluzione meno deflagrante. Il rimpastino ci sarà, dunque, ma intanto quello che conta è l’immagine, visti anche i pasticci e le acque non troppo cristalline in cui naviga Ncd (dopo l’avviso di garanzia al sottosegretario Castiglione, nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale, ieri è arrivata da parte della procura di Trani la richiesta di arresto per il senatore Azzolini, sempre Ncd), e la presentazione e la mossa di trasformare il ministro delle Riforme nell’ambasciatrice del governo va in questa direzione.

 

E’ la Boschi che viene inviata dal governo a rappresentare l’esecutivo in alcuni incontri istituzionali fuori dall’Italia (la scorsa settimana è successo con il presidente austriaco). E’ la Boschi che viene inviata dal governo a rappresentare l’esecutivo in alcuni incontri con gli imprenditori (la scorsa settimana con Squinzi e giovani industriali).

angelino alfano pennarello argento angelino alfano pennarello argento

 

E sarà sempre di più la Boschi che dovrà, nelle intenzioni di Renzi, essere investita di un ruolo che va al di là delle riforme. Per ora soltanto “di fatto”. E per far passare un messaggio chiave: il governo Renzi, per superare le difficoltà, più verrà percepito come un monocolore del Pd e più avrà la possibilità di essere percepito come un governo di sinistra. L’idea è questa. Che poi funzioni è tutta un’altra storia.

RENZI E ALFANO IN SENATO FOTO LAPRESSE RENZI E ALFANO IN SENATO FOTO LAPRESSE