DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…
1 – MESSAGGIO CHOC ALL'ALTOPARLANTE. "HO SEGNALATO IO, LO RIFAREI"
Simona Ballatore per “il Giorno”
Insulti e minacce dopo l’annuncio choc denunciato via Facebook da un pendolare sulla tratta Milano-Mantova: «I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori e agli zingari. Scendete alla prossima fermata perché avete rotto i c...», avrebbe detto la capotreno Trenord.
Ma la denunzia è costata cara: Raffaele Ariano, 32 anni, ricercatore di Filosofia contemporanea all’università San Raffaele ieri è stato bersagliato da migliaia di insulti e minacce, ovviamente via social.
Ariano, cos’è successo martedì sul treno Milano-Mantova?
blitz al campo nomadi di castel romano 6
«Io ero seduto, stavo lavorando al pc, col mio valigione accanto quando il treno è ripartito e si è sentito quell’annuncio con l’invito agli “zingari” a scendere alla prossima fermata e gli epiteti ormai di dominio pubblico».
E come ha reagito?
«Non ho visto passare nessuno di Trenord, ho scritto subito un post su Facebook e appena sono sceso a Cremona ho denunciato agli addetti di Trenord in banchina l’accaduto. Mi hanno risposto che in effetti “Era un fatto grave”. Poi ho scritto alle agenzie di informazione e alla stampa locale. Non si può fare finta di nulla».
Ma la vicenda non si è chiusa qui. Oltre 2.600 commenti su Facebook, insulti via Twitter, minacce...
«Sì, anche in privato. Ho un profilo pubblico, lo lascio così, il post resterà visibile a testimonianza del clima che si è creato nel nostro Paese. Intanto prendo nota. A questo punto diventa più determinante questa massa di insulti e minacce rispetto al gesto della capotreno, che è un singolo. È indice dell’umanità a cui siamo giunti».
Ha intenzione di denunciare anche gli hater?
«Sì, alcuni miei amici e colleghi stanno segnalando alcuni post, altri li sto salvando io, ho intenzione di procedere, anche penalmente».
Al suo post ha replicato anche il ministro dell’Interno Salvini via Twitter
«Ha ripreso solo parzialmente il mio post. Da anni frequento quella tratta, questo annuncio xenofobo, di un pubblico ufficiale, sarebbe stato impensabile qualche anno fa. Questi toni, questo “zingari”, che per i tribunali è discriminante, sono usati e “sdoganati” anche dalla politica».
C’è chi sui social esce dal coro e la ringrazia, invitandola ad andare avanti. Ci sono stati politici o esponenti delle istituzioni che hanno espresso solidarietà?
«No, politici no. Ma amici del mondo accademico e persone che sono viste come opinionisti politici di cui non faccio il nome per evitare di attirare su di loro questo odio».
Lo rifarebbe, denuncerebbe ancora quell’annuncio?
«Assolutamente sì, per portare alla luce questo clima. È una chiamata alla responsabilità condivisa. Non si può far finta di nulla abbozzando un “Così fan tutti” perché quando si tende a non denunciare queste cose continuano a degenerare, peggiorano di giorno in giorno, aumentando per virulenza e cattiveria. In questo momento storico è un dovere di tutti noi farlo, denunciare in modo capillare. Un dovere civico».
2 – IL SOCIOLOGO RICOLFI: «LA GENTE STA CON LEI. NON VA LICENZIATA»
Alessandro Belardetti per “il Giorno”
Un annuncio di Trenord contro «gli zingari sui treni che hanno rotto i c...» ha fatto il pieno di commenti positivi su Facebook. Perché il popolo del web è unanime contro i rom e sinti?
«Non esiste un popolo del web diverso dal popolo non-web - risponde il sociologo Luca Ricolfi, docente di Analisi dei dati all' università di Torino -, semplicemente il popolo non-web è invisibile, mentre il popolo-web è ipervisibile. Ma entrambi sono ostili verso rom e sinti, sentimento non nuovo e non solo italiano».
Crede che licenziare la dipendente di Trenord sia giusto?
«No, la forma non è stata appropriata, ma la sostanza è che se si arriva all' esasperazione per certe situazioni, quello che ha detto nell' annuncio è sensato. Nessun italiano sarebbe d' accordo sul licenziamento, c' è molta ipocrisia nelle critiche. Si può pensare a una sanzione».
La ruspa di Salvini e gli sgomberi dei campi rom sono accolti con favore da destra a sinistra. Da dove nasce la diffidenza collettiva verso questi popoli?
«Dall' esperienza. Anche se non mancano i rom/sinti che lavorano e vivono normalmente, il fatto che una percentuale elevata dei membri di queste comunità viva di accattonaggio e di furti non può che suscitare diffidenza in chi vive del proprio lavoro, e magari fatica a sbarcare il lunario».
Perché Salvini cavalcando la battaglia contro gli sbarchi ha conquistato gli italiani?
«Perché gli sbarchi, anche quando sono pochi, vengono percepiti come una sorta di prepotenza, aggravata dal ricatto umanitario, come se i migranti dicessero: voi siete così civili che ci dovete salvare in mare e accogliere una volta a terra».
La chiusura dei confini (soprattutto dei porti) operata dal Viminale è stata applaudita dagli italiani. Perché questa paura verso l' integrazione?
IL MURALES DI MATTEO SALVINI VERSIONE ESORCISTA
«La maggior parte degli italiani non ha paura dell' integrazione, ma che l' integrazione fallisca, come in effetti è successo».
Quale è la portata di responsabilità della crisi economica e del dilagare dei social, rispetto alla crescente rabbia razzista?
«Penso che, ammesso che vi sia una crescita dei sentimenti razzisti, qualche responsabilità vada cercata anche nei media seri, che amplificano episodi marginali che ci sono sempre stati».
Dai sondaggi pochi italiani si dicono razzisti, ma la percezione di un ritorno dell' odio contro gli stranieri è forte. Qual è il reale sentimento sociale?
val d ala parco delle valli campo nomadi roma
«Più o meno quello degli ultimi decenni, con la differenza cruciale per cui oggi chi ha sentimenti che i media e gli intellettuali etichettano come razzisti, si sente più legittimato a esprimerli. Ma nella maggior parte dei casi il razzismo non c' entra, semmai quel che interviene è un meccanismo di generalizzazione, che tocca un po' tutti, anche i più illuminati difensori dei rom. Prenda mille vip progressisti e controlli quanti di loro hanno assunto o assumerebbero una colf rom o sinti...».
La sinistra italiana è stata spazzata via dai populisti perché ha fallito sui migranti?
matteo salvini bagno piscina confiscata al boss 7
«Sì e no. Il problema sbarchi è stato sostanzialmente risolto da Minniti, ma la sinistra anziché rivendicare il risultato ha cercato di nasconderlo, continuando con la retorica del 'noi siamo quelli che salvano vite umane in mare'».
Passare da «accogliamo tutti» a «non accogliamo nessuno» da un giorno all' altro che conseguenze può avere?
«Non accogliere nessuno lascia irrisolti i due problemi principali: gli irregolari presenti - almeno mezzo milione - e le esigenze delle imprese, che di migranti economici hanno tuttora bisogno».
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