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1- FABIO FAZIO CON MONTI VINCE NELLA FASCIA 20.30-21.30...
Da www.DavideMaggio.it - Boom di Che Tempo Che fa con la Pausini e Monti. Su Canale5 Paperissima Sprint conquista 4.167.000 telespettatori e il 14.02% mentre I Soliti Ignoti con Fabrizio Frizzi ottiene su Rai1 4.379.000 spettatori con il 14.66%. Su Rai3 Che tempo che fa si aggiudica lo slot con un seguito di 6.099.000 spettatori (20.85%) preceduto da Blob che ne conquista 1.870.000 (7.42%). Su Italia1 Shangai Noon registra il 6.83% di share con 1.823.000 spettatori e su Rete4 la soap Tempesta d'amore sigla il 6.14% e 1.704.000 individui all'ascolto. Su La7 In Onda ha interessato 490.000 ascoltatori (1.65%).
2- MA QUANTO PIACE A MONTI ANDARE IN TV...
Vittorio Feltri per "il Giornale"
Questo articolo non vuole essere polemico. Non ce l'abbiamo col professor Mario Monti, ma non possiamo trascurare il premier Mario Monti da cui dipende un vistoso e rapido cambiamento di costume in Italia. Ieri sera il presidente del Consiglio, come molti avranno visto, è stato ospite su Rai 3 di un programma intitolato Che tempo che fa , condotto da Fabio Fazio, uno che sa stare al mondo. L'evento era stato assai pubblicizzato, quindi presumiamo che sia stato seguito da molti telespettatori ansiosi di capire dove ci porterà il governo cosiddetto tecnico.
Ma non è questo il punto. Ci domandiamo piuttosto per quale motivo l'invito rivolto da Fazio a Monti non abbia suscitato alcuna protesta delle stesse persone- praticamente l'intera sinistra- che si erano stracciate le vesti, poco più di un mese fa, quando analogo invito era stato fatto al bocconiano da Bruno Vespa, titolare della storica trasmissione Porta a porta . In quella circostanza sia il giornalista sia il suo ospite furono bersagliati da critiche pesanti. Il docente, in particolare, se ne sentì dire di ogni colore, quasi che al capo dell'esecutivo fosse vietato parlare agli italiani attraverso il video.
Non solo. Qualcuno, irritato da quel tipo di comparsata, aveva insinuato che il salotto di Vespa non fosse il luogo idoneo a un premier di alto profilo, essendo stato varie volte profanato da Silvio Berlusconi. Per almeno una settimana il coro dei censori non smise di strapazzare il numero uno di Palazzo Chigi, il quale poi, durante la diretta, ebbe l'opportunità di rispondere a parecchi quesiti e soprattutto di fare qualsiasi digressione.
In sostanza non accadde nulla di spiacevole e l'anfitrione si rivelò come di consueto all'altezza della situazione: Bruno non sarà un ardito col coltello fra i denti davanti alle telecamere, ma le sue interviste e il suo stile garbato sono apprezzati dai telespettatori, come dimostra l'intramontabilità del talk show in onda dal 1996 su Rai 1.
Quando si è saputo che Monti si sarebbe recato nello studio gestito da Fazio, nessuno ha però fiatato, nessuno ha battuto ciglio in segno di disapprovazione. Perché? Forse Che tempo che fa è un tempio della verità , mentre Porta a porta uno scantinato dove si cucinano e si somministrano balle agli ignari e sprovveduti telespettatori? Tutto è possibile. Ma ai nostri occhi, pur disincantati perché ne hanno viste di ogni sorta, entrambi i programmi paiono rispettabili, per cui non comprendiamo la diversa considerazione nella quale sono tenuti.
Oddio, è noto che Rai 1 è giudicata filogovernativa e che Rai 3, viceversa, è per tradizione una rete poco ortodossa, massì, di sinistra. Ciò non dovrebbe costituire di per sé una discriminante a favore o contro le due emittenti, eppure, stando ai fatti, bisogna concludere che per una certa parte dell'ambiente politico e dell'informazione Fazio, pur provenendo dallo spettacolo, sarebbe più affidabile di Vespa che vanta mezzo secolo di onorata militanza giornalistica in Rai.
Alla fine anche in questo caso trionfa il pregiudizio consolidatosi negli anni: tutto quanto in qualche maniera è riconducibile alla sfera berlusconiana (nella quale con una forzatura viene incluso Porta a porta) è da respingere o addirittura demonizzare. Il resto è accettabile. Se poi reca il marchietto progressista, allora è ammesso senza discussioni, meritevole di lodi a prescindere.
Così si spiega perché è bene che Monti vada da Fazio ed è male se va da Vespa. Al premier piace apparire in tivù. Se c'è in giro una telecamera ne è attratto. L'ultima sua conferenza stampa, dopo l'approvazione della manovra, trasmessa da Rai 1 in diretta, è durata quanto la quaresima, ha sforato i tempi prestabiliti, essendosi protratta per più di due ore, costringendo alla resa l'incombente Tg1 .
Egli non disdegna neanche la carta stampata: le sue interviste sui giornali ormai sono una rubrica fissa, come il bollettino meteorologico. Bisogna farsene una ragione:non c'è quotidiano che non gli dedichi frasi elogiative, «soggetto, predicato verbale, complimento». L'esatto contrario del trattamento riservato al Cavaliere: «soggetto, predicato carnale, compatimento». Ma attenzione: l'esercito dei giornalisti antiberlusconiani, vinto il nemico, perde ascolti e lettori. Qualcuno sta già pensando di suicidarsi gettandosi dalle antenne di Mediaset.
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