LA SUDDITANZA DEL PALLONE - NON C’È COMPLOTTO NÉ UNA NUOVA CALCIOPOLI: MA PERCHÉ GLI ERRORI ARBITRALI O VANNO A FAVORE DELLA JUVE O CONTRO LE SUA AVVERSARIE? - IL RIGORE NON DATO ALL’INTER CONTRO IL CAGLIARI È SOLO L’ULTIMO EPISODIO DI UNA LUNGA SFILZA DI CAPPELLATE CHE PORTANO ACQUA AL MULINO DEI BIANCONERI - MORATTI: “IN CAMPO L'UNICA COSA CHE DICEVANO ERA: ‘’VOI DELL'INTER DOVETE STARE ZITTI. CAPITO? ‘‘VOI''. ALLORA CHE CI SPIEGHINO CHI È IL ‘‘NOI''’...

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Franco Fiocchini per il "Corriere della Sera"

Massimo Moratti non ha dubbi: tre indizi fanno una prova. E, allora, tutti in silenzio stampa in casa Inter. Parla solo lui e le sue sono parole pesanti come macigni. «L'arbitro ha determinato il risultato perché c'era un rigore grande come una casa su Ranocchia. Il nostro risentimento è inevitabile visto che è la terza volta di seguito che si verificano gravi errori e costanti sviste da parte degli arbitri contro di noi come, del resto, ci sono stati atteggiamenti non a favore della società e della squadra. Sono situazioni che ho già vissuto in passato e non vorrei tornare a rivivere».

Il presidente interista non ha certo dimenticato quello che - prima di ieri con il Cagliari - è capitato contro la Juventus e poi contro l'Atalanta: «A Torino abbiamo vinto per grazia di Dio, non certo per l'arbitro. Quanto alla partita con l'Atalanta, definisco dubbio il rigore per loro solo per far piacere alla classe arbitrale. E il bello è che ci sono certi commentatori televisivi che, in virtù della loro esperienza juventina, fanno finta che non fosse da rigore il fallo subìto in area da Ranocchia. Basta, sono stufo: io e tutti i tifosi interisti non li seguiremo più».

Moratti, dopo aver preso atto che Giacomelli non aveva fischiato il rigore, si era alzato in piedi per mandare palesemente a quel paese l'arbitro. Stramaccioni, invece, ha urlato qualcosa non proprio di carino al direttore di gara e, dopo essere stato espulso, ha cercato di stringere, polemicamente, la mano a Meli, il quarto uomo. E, incredibile ma vero, è stato bloccato da Cassano, che era rimasto in panchina dopo essere stato sostituito. Impensabile, invece, che il barese non abbia esternato a voce alta il suo pensiero e, ora, non rischi di essere squalificato.

A pensare male non sempre si fa peccato ricordando, tra l'altro, pure i tre minuti di recupero concessi da Giacomelli, che sembrano pochi viste le sostituzioni e l'ingresso in campo dei barellieri.

Ma a chi è convinto che questa Inter in scia della Juve cominci a dare fastidio, Moratti manda a dire: «Ritengo ci sia solo incapacità da parte degli arbitri perché se ci fosse un disegno sarebbe gravissimo, una cosa più stupida della stessa incapacità. Dite che avrebbero dovuto mandare uno più esperto di Giacomelli?

Se si devono fare certe cose, le può fare chiunque. Ma resta il fatto che per la terza volta consecutiva gli arbitri non sono stati per niente bravi: pretendiamo più rispetto da loro e dai loro dirigenti». Anche perché, come ha riferito Moratti, «alla fine non abbiamo nemmeno chiesto spiegazioni visto che in campo l'unica cosa che dicevano era: ‘‘voi dell'Inter dovete stare zitti''. Capito? ‘‘Voi''. Allora che ci spieghino chi è il ‘‘noi''».

 

 

ANTONIO CONTE ANDREA AGNELLI MORATTI SVENTOLA L INTERstramaccioniINTER - CAGLIARI - PALACIO CAMBIASSO E RANOCCHIA CIRCONDANO L'ARBITRO GIACOMELLIINTER-CAGLIARI