matteo salvini

IL RITORNO DEL SALVINI “PADANO” – E’ TORNATO AD ATTACCARE IL MERIDIONE (“C’E’ UNA CLASSE POLITICA E BUROCRATICA CHE AL SUD RUBA SOLDI DA 50 ANNI”) E A FARE INTEMERATE FEDERALISTE (“SE SI È AUTONOMISTI, NON SI PUÒ CHE ESSERE SOVRANISTI IN EUROPA”) – LA GUERRA A FORZA ITALIA SI FA PIU’ INTENSA: SALVINI METTE NEL MIRINO I “TRADITORI CHE HANNO LASCIATO LA LEGA PER PASSARE A PARTITI CHE NON VOGLIONO L'AUTONOMIA”; UN GRUPPO DI DEPUTATI LEGHISTI IERI HA CHIESTO DI CORREGGERE LA NORMA, VOLUTA DAI FORZISTI, PER LIMITARE LA CONCESSIONE DELLA CITTADINANZA AI DISCENDENTI DEGLI EMIGRANTI ITALIANI; IL MINISTRO CALDEROLI, CHE AVEVA CRITICATO GLI AZZURRI REFRATTARI ALL'AUTONOMIA, CHIEDE UN MANDATO AL CONGRESSO LEGHISTA “PER FARE ANCHE IL KAMIKAZE” PUR DI ARRIVARE ALL'APPROVAZIONE DELLA RIFORMA…

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Estratto dell’articolo di Francesco Moscatelli per “la Stampa”

 

matteo salvini assemblea della lega a padova 12

Il padiglione 11 della Fiera di Padova è tappezzato di slogan «Tutto un altro mondo», ma la terza e ultima tappa di preparazione al congresso federale della Lega, atteso da otto anni e convocato per il prossimo week-end a Firenze, più che la rivoluzione dell'autonomia differenziata sembra annunciare la riconsacrazione di Matteo Salvini alla guida del partito. Sfidanti in vista non ce ne sono e così il vice-premier può prendersi il lusso di dichiarare che non ha ancora deciso se ricandidarsi, di raccontare la sua visita mattutina alla basilica di Sant'Antonio e di sintetizzare la linea futura della Lega: «Se si è autonomisti e federalisti, non si può che essere sovranisti a livello europeo». Chi non ci sta, a questo punto, può anche andarsene.

matteo salvini assemblea della lega a padova 11

 

Per Salvini tutto si tiene: la sfida a quella «classe politica e burocratica che al Sud ruba soldi da 50 anni», l'attacco alla presidente della Commissione Ue e al suo piano di riarmo perché «Ursula Von der Leyen è una tedesca che fa gli interessi dei tedeschi», l'emergenza sicurezza che non riguarda «i carri armati russi da Est ma l'invasione islamica da Sud».

 

Che tutto ciò abbia come primo punto di caduta interno al partito l'ascesa di Roberto Vannacci, oggi eurodeputato indipendente, sembra essere una possibilità sempre più concreta. Un indizio è il nuovo statuto: prevede che si passi da tre a quattro vice-segretari. «Il generale prenderà la tessera?» chiedono i cronisti. «Lo scoprirete solo vivendo - risponde sibillino il segretario -. Sicuramente se qualcuno vuole avere dei ruoli, lo fa da iscritto alla Lega». Sarà la sorpresa di Firenze? «Vannacci per me al momento è una persona che non ha la tessera della Lega. È di un altro partito, un'altra fazione» taglia corto Luca Zaia entrando in fiera.

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Il set […] non potrebbe essere più favorevole per Salvini: è nel cuore di quel Veneto dove fino a pochi mesi fa il leader si sentiva straniero, ha davanti 2mila militanti (quasi una Pontida indoor) e in prima fila ad applaudirlo i governatori Luca Zaia, Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Maurizio Fugatti, così come i capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, esponenti di quella Lega nordista che ha storto il naso davanti alla candidatura di Vannacci e ad altre sue scelte. L'unica assenza vistosa è quella dell'assessore veneto Roberto Marcato, da tempo critico con via Bellerio.

matteo salvini assemblea della lega a padova 8

 

Quella di Padova è una dimostrazione di forza, supportata dai sondaggi che danno il Carroccio sopra Forza Italia. Lo scontro con Antonio Tajani è senza soluzione di continuità: Salvini mette nel mirino i «traditori che hanno lasciato la Lega per passare a partiti che non vogliono l'autonomia» mentre un gruppo di deputati leghisti ieri ha chiesto di correggere la norma votata nell'ultimo Cdm per limitare la concessione della cittadinanza ai discendenti degli emigranti italiani. Una norma voluta dagli azzurri che invece spingono per lo Ius scholae.

 

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Non è finita. Il ministro Roberto Calderoli, che quindici giorni fa aveva criticato i colleghi di governo poco solleciti a collaborare sull'autonomia, chiede un mandato al congresso leghista «per fare anche il kamikaze» pur di arrivare alla definizione dei Lep (i livelli essenziali di assistenza) da cui dipende l'approvazione della riforma. […]