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DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER…
Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"
Una giornata di trattative e un binario sempre più caldo che porta dritto a Roma. à proprio lì che ieri si sono incontrati in un bar della Galleria Alberto Sordi, a pochi passi da Montecitorio, il candidato premier di «Rivoluzione Civile», Antonio Ingroia, e Giovanni Favia, consigliere regionale ex Cinque Stelle, espulso dal movimento con un diktat di Beppe Grillo meno di un mese fa.
Per l'ex dissidente è stato ipotizzato il ruolo di capolista in Emilia Romagna e già in mattinata ai microfoni di Radio 24, Ingroia commentava: «Non lo escludo, ci sono stati dei colloqui aperti. Con Favia si è parlato nei giorni scorsi. Ma il fatto che si parli e che ci sia una interlocuzione non significa che si arrivi alla candidatura».
«Con il Movimento 5 Stelle - ha precisato poi il leader - abbiamo in comune alcune battaglie e quindi è normale che possa esserci un momento di convergenza con chi dentro al movimento non c'è più». L'ex magistrato ha aggiunto: «Se, facendo gli scongiuri, non dovesse andare bene credo che alle Nazioni Unite e in Guatemala siano pronti a riaccogliermi».
E infatti - a sostegno delle parole di Ingroia sui grillini - prende sempre più corpo sul web l'idea di un nuovo soggetto politico a livello nazionale (ma con gangli già attivi anche nelle varie Regioni) degli ex dissidenti e dei delusi Cinque Stelle. C'è anche chi ipotizza un supporto tecnico per la piattaforma da parte dei Pirati europei e chi specula su altri big che potrebbero far parte del nuovo partito. In questa ottica, la candidatura di alcuni esponenti nelle liste di «Rivoluzione Civile» aprirebbe agli ex dissidenti le porte del Parlamento.
Tra la base, intanto, monta la polemica. «Io credo che non accetterai nessuna proposta...almeno me lo auguro...il tuo compito è stare in regione per portare avanti le idee del M5S...nient'altro», scrive Alex Cesari su Facebook al consigliere regionale.
E molti sono i post critici su una eventuale candidatura di Favia. Fonti vicine ai dissidenti, però, fanno intuire che alcuni espulsi considerano giunto al termine il percorso con i Cinque Stelle e che ormai non avrebbe senso un proseguire ad oltranza con una battaglia legale sull'uso del logo.
Ancora in serata, comunque, regnava l'incertezza sugli sviluppi della proposta: «Non confermiamo e non smentiamo che sia in lista», spiegava lo staff dell'ex magistrato. «Aspettiamo a momenti la sua risposta». Favia scioglierà oggi la sua riserva annunciando la scelta.
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