DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
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La decisione di Christine Lagarde di procedere con il rialzo dei tassi di interesse, nonostante i timori di un effettto domino dopo il fallimento di Silicon Valley Bank e il rischio crac per la svizzera Credit Suisse, dimostra la grande influenza esercitata dagli ambienti finanziari tedeschi, fautori della linea dura in ambito monetario, sulla presidente della Banca Centrale europea.
Quel che però l’ex cocca di Sarkozy fatica a comprendere, nonostante gli avvertimenti di Visco, Panetta e Crosetto, è che c’è una bella differenza tra la spirale inflattiva americana e quella che sta attanagliando l’Europa.
CHRISTINE LAGARDE IGNAZIO VISCO
Mentre la galoppata dei prezzi oltreoceano è strettamente legata a un eccesso di domanda, grazie all’enorme quantità di denaro iniettata dal presidente Joe Biden nelle tasche dei propri cittadini negli ultimi tre anni, in Europa l’inflazione è una drammatica conseguenza dell’aumento dei costi dell’energia a seguito della guerra in Ucraina.
Possono due crisi diametralmente opposte avere la stessa soluzione? Se Jerome Powell può ancora pensare di risolvere il problema dell’inflazione con la stretta monetaria, quanto ancora la Bce potrà imitarne le mosse senza fare danni più grandi all’Europa?
URSULA VON DER LEYEN - CHRISTINE LAGARDE - PASCAL DONOHOE CHRISTINE LAGARDE JEROME POWELL CHRISTINE LAGARDE
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